Colazione sì, momento sacro!
Occhi ancora semichiusi, vestaglia stretta addosso, Tobia che mi segue passo passo intralciandomi e io che grugnisco, bofonchio, faccio "mmmMMMMmm", assolutamente non parlo ( e nutro anche sentimenti ostili se qualcuno mi viene incontro trillante e chiassoso come un campanello...grrr)
Accendo la macchina del caffè e mi preparo a quel profumo splendido, al latte cui far montare la schiuma soffice ( tiepido, guai bollente!) alla "cosina morbida" che ci mangio insieme ( brioche o un pezzetto di pane, mai biscotti, non mi piacciono granchè ), in piedi, ma con la schiena appoggiata al mobile, la piccola tv che sta in cucina a volume bassissimo, regolata sul tg, e poi quel sapore divino, quel piccolo rito che mi rimette al mondo, quella repentina trasformazione Jeckill-Hyde che mi fa sorridere e pensare "Via, un'altra giornata! "...