
Lo so, non si vede niente. Però questa è la calligrafia di J.K. Rowling...

E questo è quello che c'è scritto su questo pezzo di carta, e perchè c'è scritto...
Questa è la traduzione della news postata nel sito ufficiale 
Giovedì 29 Maggio 2008
Asta per Beneficenza "Waterstones"
Diversi mesi fa, alcuni autori furono invitati a scrivere a mano dei biglietti (o cartoline) per un asta da Waterstones, il 10 Giugno, il cui ricavato sarà devoluto all' "English PEN", l'associazione degli scrittori, e alla "Dyslexia Society".
Dopo aver considerato un certo numero di idee, decisi di scrivere un breve (per me!) estratto da un prequel della serie di Harry Potter. Conta all'incirca 800 parole e la narrazione sarà ambietata più o meno 3 anni prima che Harry nascesse.
Sebbene abbia sentito come una ricaduta maniacale non appena mi sono messa a scrivere - le parole si riversavano fuori dalla mia penna con una facilità spaventosa - NON sto lavorando ad un prequel. In effetti, ho scritto fino a raggiungere il limite estremo della cartolina stessa. Semplicemente ho pensato potesse essere il modo migliore per far soldi per due associazioni di beneficenza estremamente importanti.
La buona notizia per i fan di Harry Potter è che chi non sarà in grado di fare un offerta all'asta potrà comunque leggere la breve storia (insieme all'incredibile contributo di Doris Lessing, Margaret Atwood, Tom Stoppard, Irvine Welsh, Sebastian Faulks, Axel Scheffler, Lauren Child, Nick Hornby, Neil Gaiman, Lisa Appignanesi, Richard Ford, e Michael Rosen) acquistando un libro fac-simile, che sarà disponibile da agosto. Il ricavato da questi libri sarà anch'esso devoluto in beneficenza.
E questa è la traduzione. Gli errori di battitura sono dovuti al fatto che la traduzione non è ufficiale ed è fatta da un fan. L'asta si è tenuta il 10 giugno a Londra e il manoscritto è stato venduto per 25.000 sterline (circa 31.500 euro) in favore delle associazioni benefiche English Pen e Dyslexia Action.La moto svoltò l'angolo così velocemente nel buio che i due poliziotti nell'auto gridarono "Hey!!". Il Sergente Fisher schiacciò il suo grosso piede sul freno, pensando che il ragazzo che stava sul sedino posteriore si fosse di sicuro gettato sotto la sua auto; tuttavia, la moto svoltò senza disarcionare nessuno dei suoi autisti, e con un ultimo lampeggiare del fanalino di coda svanì nello stretto viottolo.
"Li abbiamo in pugno" gridò Anderson eccitato. "E' un vicolo cieco!"
Appoggiandosi al volante e rallentando, Fisher scrostò metà della vernice dal fianco dell'automobile mentre si apprestava a farsi strada nello stretto vicolo per l'inseguimento.
Lì oltre il faro anteriore stava la loro preda, ferma dopo un quarto d'ora di inseguimento. I due motociclisti erano bloccati tra un muro torreggiante in mattoni e l'auto della polizia che ora si precipitava su di loro come un avido predatore affamato.
C'era così poco spazio tra gli sportelli dell'auto e le mura del vicolo che Fisher e Anderson avevano difficoltà a uscire fuori dal veicolo. Cercare di avvinghiare i due furfanti, come dei granchi, ferì il loro orgoglio. Fisher trascinò la sua abbondante pancia vicino il muro, facendo saltare via i bottoni dalla camica, per poi colpire lo specchietto laterale con il suo didietro.
"Scendete subito dalla moto" urlò ai giovani che sorridevano compiaciuti immersi nella luce blu lampeggiante che a quanto pare gradivano.
Fecero come fu loro detto. Liberandosi dallo specchio rotto, Fisher li fissò. Avevano l'aspetto di due adolescenti. Quello che aveva guidato portava dei lunghi capelli neri; il suo aspetto insolente ricordò spiacevolmente a Fisher il chittarista fidanzato perdigiorno di sua figlia. L'altro ragazzo portava anche lui capelli neri ma erano e corti e diretti in tutte le direzioni; indossava degli occhiali e presentava un ampio sorriso. Entrambi portavano delle T-shirt ricamate con un grande uccellino d'oro; l'emblema, senza alcun dubbio, di una stonata e assordante rock band.
"Senza caschi!" gridò Fished, indicano le due teste prive di casco. "Limite di velocità superato di... di una considerevole cifra!" (Il limite di velocità registrato era infatti stato più grande di quanto Fisher fosse pronto a immaginare). "Mancata sosta su richiamo della polizia!".
"Ci sarebbe piaciuto fermarci per una chiacchierata" disse il ragazzo con gli occhiali, "è solo che ci abbiamo provato..."
"Non fare il furbetto...voi due siete in un mucchio di guai!" disse Anderson. "Nomi!"
"Nomi?" ripetè il ragazzo dai capelli lunghi. "Be'..vediamo. Ce ne sono tanti. Wilberforce... Bathsheba... Elvendork..."
"Che carino l'ultimo, lo si può usare sia per un maschio che una femmina" disse il ragazzo con gli occhiali.
"Oh...i NOSTRI nomi volevate dire?" chiese il primo, notando Anderson infuriato. "Dovevate dirlo prima" Questo è James Potter e io sono Sirius Black!"
"Le cose si faranno nere per te tra qualche secondo, brutto piccolo.."
Ma nè James nè Sirius stavano prestando attenzione. Improvvisamente restarono all'erta come dei canni da caggia, osserando dietro Fisher e Anderson, sul cofano dell'auto, nello stretto viottolo buio. Poi, con gli stessi movimenti fluidi, raggiunsero le loro tasche.
Con un tuffo al cuore i due poliziotti immaginarono che avessero puntato contro di loro delle pistole, ma un secondo dopo si accorsero che i due ragazzi avevano estratto nient'altro che...
"Bacchette da batteria?" lì schernì Anderson. "Vi piace fare gli spiritosi, eh? Perfetto... siete in arresto per..."
Ma Anderson non riuscì a finire la frase. Hames e Sirius avevano urlato qualcosa di incomprensibile e le luci dei fanali si erano spente.
I poliziotti si guardarono intorno e poi si voltarono. Tre uomini stavano volando - davvero VOLANDO - su dei manici di scopa e nello stesso istante l'auto della polizia si stava sollevando sulle ruote posteriori.
Fisher cadde in ginocchio; Anderson inciampò sulle gambe di Fisher e cadde su di lui. Sentirono gli uomini sulle scope fracassare l'auto capovolta per poi cadere al suolo inermi mentri pezzi di scopa rotti risuonavano intorno a loro.
La moto prese di nuovo vita. Con la bocca spalancata, Fished si fece forza per guardare i due giovani.
"Grazie mille" disse Sirius "Ve ne dobbiamo una!"
"Sì..piacere di avervi conosciuto" disse James. "E non dimenticate: Evendork! E' unisex!"
Ci fu un frastuono che fece tremare la terra e Fisher e Anderson miserò le mani addosso l'un l'altro colti dalla paura: la loro auto era caduta al suolo. La moto ruggì e davanti agli occhi increduli dei due poliziotti decollò in aria: James e Sirius si allontonarano nel cielo notturno mentre il fanalino posteriore scintillava come un rubino.
