Dedico questa poesia ad una cara persona fibromialgica, Marina, con la speranza di poterle trasmettere un attimo di serenita'.
Tacchi a spillo
Ti ho conosciuta ed eri bellissima con i tuoi tacchi a spillo.
Io, seduto a quel bar, ogni volta che passavi,
non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel corpo,
che sembrava essere accarezzato dal vento.
I miei occhi seguivano quel leggiadro movimento,
onde marine in una sera di mezza estate.
Ti ho rivista molto tempo dopo,
senza i tuoi bellissimi tacchi a spillo.
Io, sempre seduto a quel bar.
Mentre tu passavi,
Vidi una luce nei tuoi occhi,
una luce che mi diceva:
dai, vieni con me!
Mi alzai, mi avvicinai a te e tu,
con la voce tremollante, mi dicesti: Ciao!
Io presi la tua mano e tu ti appoggiasti dolcemente sulla mia spalla.
Un calore immenso invase il mio corpo sofferente.
Eri sempre bellissisima senza i tuoi tacchi a spillo
ed insieme, mano nella mano,
camminammo verso l'infinito.