... sono arrivato a 46 anni e posso dire di aver capito molto poco di questa vita. La sua disarmante imprevedibilità mi convince, ogni giorno di più, che l'esperienza a volte, vale assolutamente meno di zero. Una cosa però la so per certa... non possiamo vivere senza amore. Non parlo di quell'amore moderato che va tanto di moda oggi. Quello del messaggino del mattino e del bacino della sera. Non parlo di quell'amore che lascia insinuarsi il dubbio del "si ci sto bene ma sono confuso...". Io parlo dell'amore spaccatutto. Quello che quando arriva si piazza nel bel mezzo e se ne frega. Quello delle notti insonni, dei crampi allo stomaco, delle lacrime improvvise, delle disperazioni. Ma anche quell'amore che ti fa toccare il cielo con un dito, che ti fa sentire fichissimo e unico. Quell'amore che vuol dire "appartenere" a qualcuno fino all'ultima cellula.
L'Amore non accetta compromessi, non vuole condizioni per manifestarsi in tutto il suo splendore e, in questo nuovo mondo, fatto di paletti e di paure, diventa sempre più complicato.
Io penso che l’evolversi di un amore può avere dei risvolti anche molto drammatici ma, l’aspetto più importante resta il suo nascere. Restano quei meravigliosi primi momenti che in un modo o nell’altro si scolpiranno per sempre dentro di noi e, a dirla tutta, dovremmo meno preoccuparci del dopo ed essere felici che sia successo perchè, l'alternativa potrebbe sempre essere un cuore piatto che è assolutamente peggio.
L’amore è gestito da elementi che possiamo difficilmente controllare, amare immensamente e non essere corrisposti o viceversa, solo fasi del “subito dopo” e se ci pensiamo attentamente non c’è una parte da augurarsi.
Resterò sempre dell’idea che l’amore deve necessariamente nascere dritto e poi semmai piegarsi mai il contrario.
Dovremmo provare ad essere un pò più semplici, fidarci un attimo di più e prendercela un pò di meno se le cose non vanno come avremmo voluto.
Bugie e finzioni sono ovunque. Ci vuole tanta fortuna, un pizzico di attenzione e, soprattutto, non smettere mai di crederci.