Oggi c'è sole fuori dalla mia finestra.
E fa fatica a riscaldarmi.
Sono lì, col naso incollato ai vetri, la tua voce malferma nelle orecchie e il peso delle responsabilità sulle spalle.
Ricordo quando ero bambina e le tua presenza nella mia vita.
Ricordo questo affetto tormentato e poco goduto in serenità, il tuo carattere difficile, il tuo essere figlio di anni e giorni difficili, che ti hanno reso quello che sei.
L'orgoglio del tuo nome e della tua limpidezza nel lavoro, l'orgoglio di esserti portato avanti con le tue forze, qualche volta a dispetto della vita stessa che faceva franare il cammino avanti a te.
E ora sei qui, hai l'odore dei tuoi giorni di capelli bianchi, hai il colore della sofferenza e hai diritto ad affetto e dignità nel tratto finale della tua vita.
Ti tengo per mano, con affetto e con rispetto, col sorriso, tutte le volte che posso...
Sono qui anch'io, dietro questa finestra, e non me ne andrò.