sublime l'amore, perchè è una energia capace di pervadere e innalzare lo spirito e il corpo...
L'arte del sublime è l'evento sublime che mondeggi. La verità sublime accade quale verità dell'essere sublime. Nell'arte sublime sublimeggia l'essere sublime, è lì sublime l'aletheia che aletheggi: l'unica possibilità di svelare il sublime dell'essere dell'ente nellA libertà dello Spazitempo. O sublime arte-spazitemporale. L'arte sublime Spazeggia la Lichtung sublime, la radura sublime o Vuoto sublime o chora che sublimeggi, è l'arte del sublime? E' la sublime aletheia sublime? la verità sublime dell'esserità è transinfinita. Heidegger ideò lo spazio come l’impronta di un evento sublime, è l'essere che c’è nello spazio del sublime. Lo spazio sublime è in Heidegger presente sin da Essere e Tempo, lì Tecneggia come senso dell’essere dell’esserci. Heidegger svelò la spazialità sublime della spazialità dell'essere sublime. In Essere e tempo c'è la differenza ontopologica tra mondeggiare e spazeggiare sublime: l’esserci sublime non è nel mondo che sublimeggi. L’esserci sublime è nello spazitempo sublime che sublimeggi l'esserità-nel-mondeggiare-sublime. Heidegger pensò la spazità sublime dell'esserità sublime: l’essercità sublime è un mondeggiare sublime che sublimeggi grazie alla spazità sublime. L'ontopologia sublime svela l'esserità sublime che spazeggi l’esserità la tempità sublime che sublimeggi la spazità o Lichtung sublime, una radura sublime splendente di luce o sublime radura dell'esserità: spazità diradante ove si possa abitare e poieteggiare l'estasità sublime. Lo spazio sublime heideggeriano non è altro che l’abitare poetante sublime, o chiasmepochè che chiasmeggi o getteggi in sè una simmetria, rigorosità, completezza cosmica ma che, nella sua essenza, al suo interno conserva e svela un disordine, un'a-simetria che dissoneggi il sublime, ove soggiorneggi lo spazio del sublime. Ma lo spazio ed il tempo possono svelare una differenza ontopologica: il tempo della kosmesi, la bellezza cosmica si eventua in una spazio sublime, e per converso o paradoxa la kalousia spaziale si disveli nell'ecxstasi temporale sublime che sublimeggi la kalousia sublime. In principio il sublime è isologico ontopologicamente con gli eventi dello spazitempo sublime. Il tempo o dimensione non spaziale del moto è infinito. Kant ridusse il tempo ideale a un'intuizione a priori della sensibilità interna, introducendo così il dualismo tra il tempo psichico, della sensibilità interna, e il tempo fenomenico categorico: è il tempo astratto, ma c'è il tempo ontologico e pre-metrico, il futuro non è un entità. Il tempo o lo spazitempo è il curveggiare. Da dove ha avuto origine la differenza ontopologica tra presente, passato e futuro? Perché si ricorda il passato ma non il futuro? L'evento sublime dell'Esserità sullo spazitempo abisseggia, dà la visione dell’Esserità sublime dall’invisibile, dà ascolto al silenzio inaudito, dà senso al sublyme: getteggia i sentieri dell’essere sublime nell’Abgrund-sublyme, nel senza fondo che fondeggi l’Esserità; il campo sublyme è la Gestell-sublyme dell’Abgrund-sublyme, s’eventua nei sentieri dell’abisso sublime.
Lo spazitempo del sublyme è l'ontopologia dell’esserità sublime, è la Gestell sublime dell’abissità, dell’Abgrund-sublyme, radura sublime dell’invisibile, sublime indicibile.
Il sublyme è la transonanza dell’Esserità che getteggi nello spazitempo il sublyme.
Il sublime è la Gestell nell’Abgrund-sublyme, senza fondo nell’aldilà, oltre l’orizzonte, oltre il tramonto, oltre la fine e il fine, oltre l’eclisse.
Il sublyme che spazeggi la Gestell-sublyme, l’impianto sublime ove l’Esserità sublime avviene, getteggi dall’aldilà, ci viene in-contro e si incontra nella sublyme spazitempità, quale Esserità aldilà che si presenta di fronte, davanti, dinnanzi quale intervolto, dell’invisibile, indicibile, inaudito del sublyme.
Il sublyme-spaziale si presenta sempre aldilà: eventità che si incontra nei sentieri della gettatezza quale Abgrund-sublyme dell’Esserità abissale che si in-contra nella radura ontopologica, nel vuoto ontopologico, nelle singolarità della cronotopia sublime. La differenza ontopologica tra il sublime e la sublyme spazità che eventeggi nella differenza tra l’Essercità sublime dell'onTopologia dell’Esserità sublime che ci viene incontro, che si in-contra, di fronte quale sublymanza dell’aldilà, dell’abisso, quale matastabilità, Gestell dell’Abgrund-sublyme. La sublyme spazità dell’Esserità che ci in-contra di fronte: è la sublyme abissità che ci sta sempre di fronte, ci abita e che ci in-contra quale aldilà. Ma il sublyme si presenta quale struttura ontopologica,in qualità di salvezza, cura, pensiero poetante del sublyme. La sublyme spazità è l’Esserità-sublyme: metastabilità dell’abisso sublime, dell’invisibile, dell’indicibile, dell’inaudito, dell’aldilà, è libero, è più libero, sublyme è la libertà dell’Esserità-sublyme che sublimeggi. Il sublyme è la radura ove getteggia e si incontra sempre di fronte l’eventità dell’Esserità sublime. La spazitempità sublyme è l’accadere della presenza dell’Esserità sublime che si dispiega dall’abisso, dall’aldilà,dall’invisibile, dall’indicibile, dall’inaudito: decostrueggia il tempo dell’Essercità, o il sublyme spazio eventeggia l'Abgrund-sublyme, dà fondatezza alla Grund-sublyme, si svela in-contro, di fronte, in relatività, quale Esserità che sublimeggi l’Essercità, o la Physis, Ikona sublyme del pensiero poetante della Physis-sublyme, è la differenza dell’Esserità sublime che getteggi la Physis dell’Esserità che eventua l' Esserità dell’Abgrund-sublyme dell’Essercità, o dell’Esserità che mondeggi la Physis-sublyme-ontopologica. Lì la transonanza dell’Esserità sublime ci in-contra, dà senso all’ontopologia poetante della Physis-sublyme. Ma il campo della Physis-sublyme-ontopologica è l'onTopologia dell'abgrund-sublyme: immagine dell’abisso dell’Esserità o dell’Esserità abissale che getteggi il sublyme che sublimeggi il grund-sublyme o gestell-sublyme, ikona-sublyme della struttura ontopologica ove eventeggia ......