Con anima a campana in litania
a far ruotare ore di padroni
spingendo macine d’abusi
per libertà condizionate,
godere di percorsi prestabiliti
fino al sicuro conosciuto baratro
è idiozia d’imbroglio necessario
e non esiste orologio biologico
a retromarcia
-Oppressione è dolore costante
peggio è presagio a riceverla
-L’IO dovrebbe sparire in poesia
non è donarsi in armonia
ma solo megalomania su esistenza greve
e una canzone dolce sussurrata
solo per lenire pene d’amore
è poca cosa senza condivisioni
-Elogiare vite andate mediocri
inconsciamente è egoismo in speranza
facciano di noi lo stesso
-In mezzo al muro ci sono pietre
non vedono mai luce,sorreggono
quelle di facciate che si prendono
glorie senza mai ringraziarle
-Sempre l’ultimo figlio
quello più in grazia ad una madre
è l’ultimo germoglio,il più vicino
a ricordarle fertilità e preseguo
-Si scrive a fermare pensieri
combusti dall’anima,
e si perdono nel vento,si sposano
con miliardi di voci d’avi silenziate,
intente a far decodificare ai vivi
respiri d’invisibili redenzioni
-Le foglie cadono,gettoni omaggio
ad assistere a recita d’addio ineluttabile
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Da:Destini E Presagi
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