Accento bizzarro al cielo
il nasino
scioperante agli occhi
perle rare d’oriente
d’un mercante
che al loro brillar
nel paragone,spavaldo
insultò le stelle
e quella polare indicò il sud
smarrì l’incanto
e i due preziosi
nella tetra notte
vaganti fino a
posarsi su quel visino
d’uovo dove il buio
derise il tempo
lasciò cadere
fili di seta
danzanti al vento
tremanti
nell’accarezzare
due petali che
si baciavano lievi
e nello stacco
uno spiraglio
a una fetta di candida neve
e in quel gioco
seducente
la musica d’una voce
che mi rapì il cuore
dietro le note
-M’accorsi che gli anni
s’erano trasformati in piume
sulla la rotta
di comete d’altre ali
salivo all’etereo
-La persi tra la folla
e una pioggia di chiodi
mi attaccò alla terra
-Un passante
mi offrì una tisana
per guarir l’amore
e poi un sorriso
capii voleva dirmi
finalmente
ci sei anche tu
.....cascato
diventando umano
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Da:Soste Precarie
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