Rinuncia
a questi battiti di cuore,
a queste soavi melodie
che uccidono il passato,
a questi occhi di brace
accesi di un fuoco
freddo e incolore
a cui soffi disperatamente
per ravvivarne la fiamma –
troppo bassa
per illuminarti la via.
Rinuncia
al profumo dell’amore,
a questa pelle vellutata
che brami
nei tuoi brividi più intensi,
e io ritiro le mie mani
che ti ho teso
a formare una coppa
da cui hai bevuto
amarene e caffellatte.
Tu rinuncia
al posto divino,
e all’abito nero
che hai deciso di indossare
per confonderti tra le ombre
della notte
che scompaiono silenziosamente
nelle prime luci
del mattino.
Rinuncia
alla tua sete
e approfitta di quella
bottiglia di vetro
colma d’acqua
che ti viene a salvare
dai tuoi affanni mesti
ed… eterni.