Mendaci come falsi d'autore,
i ruoli giocati dal mondo
che più non m'appartengono,
felicità imballate in vitro
appestano occhi sensibili
di luce superflua, gratuita;
cedo, in sbavanti crepacci,
senza appigli di agognate pause,
schiavo di illudevoli porci,
e con maschera d'oro
intinta nel limo d'infamia
m'abbasso e silenzioso taccio.
Marco
