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Autore Topic: Poggiato sul nero.  (Letto 3107 volte)

Offline kant.51

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Re: Poggiato sul nero.
« Risposta #15 il: 24 Gennaio 2010, 16:30:59 pm »
Non sono d'accordo, Diem! :-)...anche se sono stata la prima a notare i tuoi versi lunghi, era solo un sottolineare la difficoltà maggiore di renderli musicali al nostro orecchio, oltre tutto abituato a spezzettare, anche troppo a mio avviso, i versi delle poesie.
Ora, ciascuno deve e può esprimersi come sente, personalmente non sono in grado di dare consigli tecnici o critici, solo pareri amichevoli secondo la mia sensibilità, a me sembra che le tue poesie si "banalizzino" dopo quel tipo di trattamento "accorciante"... O:)...quanto mi piacerebbe sentire un parere davvero esperto sull'argomento! W00T!
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline Tinuviel

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Re: Poggiato sul nero.
« Risposta #16 il: 24 Gennaio 2010, 16:34:12 pm »
Ciao Diem....Bella la tua poesia.
Hai saputo comunicare le tue sensazioni...e questo è importante...perchè vedi, un poeta non è solo chi riesce a dare alle proprie emozioni una forma scritta per tradurle in parole ...ma sa usare quelle parole in modo che quelle emozioni raggiungano il lettore...e provochino altre emozioni.
E anche la forma dei versi è importante....poichè la comunicazione avviene anche attraverso il senso visivo...per questo la forma di Icarus credo che sia perfetta.
il poeta si fa veggente mediante un lungo e immenso ragionato disordine di tutti i sensi.........un bacio...Flavia