Pensa se fossimo stati
cuori di pezza, rondini che non tornano,
io che non c'ero ai quei mille mattini e mille
tramonti. Io che ho perduto visi pianti e dimenticati,
io nelle mie malinconie, io nelle notti chiuse e curvate
nella nullità. Io che cammino tra la gente uguale,
mute le mie parole passate senza ascolto, io dolore
senza un età.
Tempo perduto a farmi male, ripetendo il tuo nome,
ora che non sono più io, ad ogni incontro, ad ogni addio.