Precessioni e nutazioni,
invisibili sospensioni cardaniche
somme eterne
di geologiche azioni
misurate in ere,
sfere,
perfezione dei frattali
integerrime virtù
di creazione in caos,
e il processo si ripete,
accelera
è alternarsi di stagioni,
secoli e mari,
scrutando
dagli scogli
spogliati del mare
al calare
dell'ultima vibrante onda
urla
in primordiali collisioni
l'essenza d'acqua sulla terra,
mi plasma
il tuo respiro,
Gaia,
assorbo il tuo sapore,
salato
è il bruciore sulla pelle
umiliata e sfatta,
incatenami il vorticare
in giostre immortali,
scalda il motore
di cuori
succubi all'amarti,
stremali
in giroscopiche danze
e rinasci eterna.
Marco
