E' una bella emozione leggere gli elaborati delle persone che hanno partecipato al miniconcorso.
Un piccolo appunto sul mio elaborato.
Di silenzi ti ho parlato l'ho interpretata come un esporre silenzi che non si possono, appunto, "esporre": profumi, immagini mentali - deserti e dune - sensazioni, sentimenti, ecc, tutta roba (rumore) che non si può esprimere con parole (silenzio).
Poi il piacere di leggere tutti gli altri elaborati è stato molto grande, e devo dire d'averci trovato una gradevolissima Doremicri che discute con l'anima, è stata una lettura molto piacevole, ha saputo mescolare ironia e simpatia alla profondità dell'argomento e all'intensità della narrazione.
''Scusa anima perché quando parlo con le persone ho l'impressione che siano assenti, distratte e che non abbiano mai tempo per dialogare? Vanno tutti di corsa, ma che avranno poi di così urgente da fare? Non è forse importante fermarsi ad ascoltare un persona che ha bisogno di fare due
chiacchiere? Ma scusa, stai ridendo, era un discorso serio il mio, mi stai prendendo in giro?''
''Certo che no,come potrei? Mi fai tenerezza, io ti sto rimproverando perché tu non mi parli spesso
come vorrei, e tu ti lamenti perché la gente non ti ascolta... Io cerco di parlarti ogni momento della
giornata, tutte le volte che il tuo cuore si emoziona. Ma tu non mi senti perché lasci che la ragione
soffochi i tuoi sentimenti. Vorrei condividere con te le emozioni, ma mi devi liberare, ti devi fidare
di me, io ti insegnerò cosa significa guardare le cose con l'anima..
Questa è una delle parti che ho preferito.

Kant, nel suo elaborato a pag. 6, ha affrontato tematiche importanti e in poche righe ha concentrato l'essenza del suo scritto. L'ho apprezzato tantissimo.
Nonpiù, nei suoi scritti, è sempre in grado di delineare perfettamente un momento concreto della giornata. Quello che noto, quindi, è che c'è
concretezza nel suo elaborato, come un breve scorcio di vita che potrebbe passare inosservato, ma ogni scorcio di vita, seppur piccolo, ha sempre la sua importanza ed il suo spessore, non è vero? Solo che a volte non ce ne accorgiamo.
La poesia di Manfry... come brevi e rapide pennellate di un dipinto, ed è venuta fuori una giornata intensa, dal giorno alla notte.
Si oscura il cielo.
Si oscura il rumore.
Questa immagine, dopo il susseguirsi di tutte le altre immagini del mattino, lavori in corso, clacson, ecc, dà un senso di pace interiore, come se il silenzio fosse sceso davvero anche su di noi, nel momento in cui leggiamo.
Complimenti a tutti!
