CATTEDRALE
Pietre levigate
dai colori catturati al sole, agli alberi
Narrano di antico, di mani operose
di tempo non scandito dalla fretta
Lucida la guancia della pietra, rosata
dolce come sguardo di materno amore
Svettante il campanile solido, compiaciuto di voce sonora
E cicaleccio, mormorio di strade intorno, ammirato
Sguardi curiosi di rondini, piccole frecce
accenti neri e virgole
nel cielo di turchino
E' pace nel mare che giace lento, consapevole
delle sue correnti animate d’azzurro
Nelle navate oscure entro, trovo quiete
banchi di legno antico e scomodo
eppure accoglienti nel silenzio
E improvviso il desiderio
di risalire il tempo, di annullare
distanze e giorni da altre vite
ritrovare
pensieri perduti da altri uomini
e amori e sogni
illusi d’eterno
(concetta antonelli)