Mi avvicinai
le gambe tremanti
come le labbra
del nostro primo bacio
il ritmo accelerato del cuore
di un vecchio bambino
e gli occhi a cercare i tuoi.
Eri li immobile
con le gambe unite
come una scolaretta
ed i lunghi capelli
pettinati con cura.
Stringendoti tra le mie braccia
ci baciammo sulle guance
bagnate da piccole gocce di lacrime.
Lo stesso fragile corpo
il profumo di sempre
la stessa pelle calda e sensuale
impregnata di dolci ricordi.
In quell'attimo senza tempo
non sentivo più il mio corpo
la mia mente
sentivo il tuo silenzio
penetrarmi il cuore
i tuoi occhi rubarmi l'anima.
Il mio sguardo cadde
su un capello bianco
smarrito sulla tua camicia nera
lo rubai furtivamente
e lo strinsi con forza nella mia mano
volevo imprigionare il tempo
anche se sapevo che prima o poi
sarebbe scappato via
verso il suo destino.
Ti guardai e rividi il fantasma
del mio mio passato
lasciai le tue mani tremanti
mi girai e mi allontanai
con le lacrime
che continuavano a scivolare
lungo le mie guance.