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Ho una grande passione per gli spirituals...
Questo è famoso, sweet chariot...
canto popolare negro americano
Dondola piano
dolce carro
che vieni a portarmi alla casa dei cieli
Ho guardato oltre il Giordano
e...
che cosa ho visto?
Una schiera di angeli
che veniva a cercarmi
per portarmi alla casa celeste
Se giungi prima di me
di' a tutti gli amici che sto arrivando
Dondola piano
dolce carro
che vieni a portarmi alla casa celeste
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canto popolare negro americano
Sometimes I feel like a motherless child...
Qualche volta
mi sento come un bambino
senza madre
lontano
molto lontano da casa
troppo lontano da casa...
Qualche volta
mi sento quasi morire
così lontano da casa
Allora
mi metto in ginocchio e prego
mi metto in ginocchio e prego...
Naturalmente non sono in grado di offrirvi anche la musica e le voci...sono meravigliose...
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solo ad immaginarlo... O:)
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CANTO POPOLARE NEGRO AMERICANO
NOBODY KNOWS...
Nessuno conosce le pene che ho incontrato
gloria, alleluia!
ci sono un sacco di guai in giro in questi giorni
come se tutti fossero ammalati
e io ne sono proprio in mezzo
Ma c'è una cosa sicura
non mi serve a niente piangere
se ho dei guai mi ci butto dentro
A volte è proprio nel momento del bisogno
che si guarda in alto
Qualche volta sto su col morale
qualche volta giù
a volte sono addirittura a terra
ma, o Signore,
benchè tu mi veda così da tanto tempo
quaggiù sono stato provato anch'io
quaggiù
Ognuno canta la sua tristezza con i propri guai
ma la cosa da fare
è rivolgersi direttamente al padrone
questa è la via giusta
Guarda in alto qualche volta
Nessuno conosce le pene che ho sofferto
e non voglio affliggere nessuno raccontandole
so dove trovare l'aiuto che mi occorre
ogni volta che ne ho bisogno
Ti prego, provaci anche tu...
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CANTO POPOLARE NEGRO AMERICANO
NOBODY KNOWS...
Nessuno conosce le pene che ho incontrato
gloria, alleluia!
ci sono un sacco di guai in giro in questi giorni
come se tutti fossero ammalati
e io ne sono proprio in mezzo
Ma c'è una cosa sicura
non mi serve a niente piangere
se ho dei guai mi ci butto dentro
A volte è proprio nel momento del bisogno
che si guarda in alto
Qualche volta sto su col morale
qualche volta giù
a volte sono addirittura a terra
ma, o Signore,
benchè tu mi veda così da tanto tempo
quaggiù sono stato provato anch'io
quaggiù
Ognuno canta la sua tristezza con i propri guai
ma la cosa da fare
è rivolgersi direttamente al padrone
questa è la via giusta
Guarda in alto qualche volta
Nessuno conosce le pene che ho sofferto
e non voglio affliggere nessuno raccontandole
so dove trovare l'aiuto che mi occorre
ogni volta che ne ho bisogno
Ti prego, provaci anche tu...
che bella questa....:)
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canto popolare negro americano
Down, by the river side...
Metterò giù la mia spada e il mio scudo,
li lascerò lungo il fiume,
perchè non voglio mai più prepararmi per la guerra,
mai più per la guerra.
Metterò giù il mio pesante carico,
lo lascerò lungo il fiume,
perchè non voglio mai più prepararmi per la guerra.
Liberatevi di preoccupazioni e dolori
lasciateli lungo il fiume,
io vado a deporre il mio pesante carico
voglio ritrovare i miei amici di un tempo
lungo il fiume
e non voglio mai più prepararmi per la guerra...
Mi metterò una lunga veste bianca,
mi metterò una corona di stelle
perchè non voglio mai più
prepararmi per la guerra.
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Che belli i brani che avete postato.... li conosco...
Qui da me alcuni si cantano la notte di Natale... ad esempio NOBODY KNOWS la sapevo in inglese perchè la cantiamo spesso!!!! Troppo bella!!! ^_^ ^_^
Complimenti!!! ^_^
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Sono felice che li condividiate!
canto popolare negro americano
go down, Moses, and let my people go...
Scendi , Mosè
e libera il mio popolo!
Quando Israele era in terra d'Egitto
la mia gente era così oppressa da non poterne più.
- Vieni giù, nella terra d'Egitto
e di' al vecchio Faraone di lasciare libero il mio popolo!-
disse il Signore
Disse risolutamente Mosè:
- Lascia libero il mio popolo,
se non lo farete,
i vostri primogeniti moriranno!-
Vieni giù nella terra d'Egitto
e di' al vecchio Faraone di lasciare libero il mio popolo
Non saranno più schiavi!
Libera il mio popolo
e lascialo andare con le spoglie d'Egitto
Noi non dobbiamo piangere sempre
e vestirci a lutto
e portare le infelici catene della schiavitù...
Il Signore disse a Mosè cosa fare...
Libera il mio popolo,
conduci fuori i figli d'Israele
Scendi Mosè giù, nella terra d'Egitto
e di' al vecchio Faraone di lasciare libero il mio popolo
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canto popolare negro americano
Down, by the river side...
Metterò giù la mia spada e il mio scudo,
li lascerò lungo il fiume,
perchè non voglio mai più prepararmi per la guerra,
mai più per la guerra.
Metterò giù il mio pesante carico,
lo lascerò lungo il fiume,
perchè non voglio mai più prepararmi per la guerra.
Liberatevi di preoccupazioni e dolori
lasciateli lungo il fiume,
io vado a deporre il mio pesante carico
voglio ritrovare i miei amici di un tempo
lungo il fiume
e non voglio mai più prepararmi per la guerra...
Mi metterò una lunga veste bianca,
mi metterò una corona di stelle
perchè non voglio mai più
prepararmi per la guerra.
questa devo assolutamente ricopiarmela... W00T!
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canto popolare negro americano
...this train
Questo è un piccolo treno e per salirci
devi essere santo.
Questo treno non ha vagoni di lusso
non trasporta niente
tranne lo stesso treno
Questo treno non ha carrozze letto
questo treno non trasporta niente
solo i giusti
Questo treno non trasporta gente frivola
nè i padroni col sigaro piantato in bocca
Questo treno è in partenza per la gloria
Devi essere santo per salirci...
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canto popolare negro americano
...this train
Questo è un piccolo treno e per salirci
devi essere santo.
Questo treno non ha vagoni di lusso
non trasporta niente
tranne lo stesso treno
Questo treno non ha carrozze letto
questo treno non trasporta niente
solo i giusti
Questo treno non trasporta gente frivola
nè i padroni col sigaro piantato in bocca
Questo treno è in partenza per la gloria
Devi essere santo per salirci...
Difficilissimo salirci...
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CANTO POPOLARE NEGRO AMERICANO
NOBODY KNOWS...
Nessuno conosce le pene che ho incontrato
gloria, alleluia!
ci sono un sacco di guai in giro in questi giorni
come se tutti fossero ammalati
e io ne sono proprio in mezzo
Ma c'è una cosa sicura
non mi serve a niente piangere
se ho dei guai mi ci butto dentro
A volte è proprio nel momento del bisogno
che si guarda in alto
Qualche volta sto su col morale
qualche volta giù
a volte sono addirittura a terra
ma, o Signore,
benchè tu mi veda così da tanto tempo
quaggiù sono stato provato anch'io
quaggiù
Ognuno canta la sua tristezza con i propri guai
ma la cosa da fare
è rivolgersi direttamente al padrone
questa è la via giusta
Guarda in alto qualche volta
Nessuno conosce le pene che ho sofferto
e non voglio affliggere nessuno raccontandole
so dove trovare l'aiuto che mi occorre
ogni volta che ne ho bisogno
Ti prego, provaci anche tu...
Un bellissimo messaggio! Vero, verissimo!!!
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Sì...credo che su quel treno salissero i negri destinati a morire e "nobody knows..." è così conosciuta che leggo e sento la splendida musica...
Lieta che condividiate....
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Ma ognuno può vederci un significato diverso? Perchè al di là del fatto che i santi sarebbero i negri che vi salivano, io ci ho visto dell'altro....
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Certo...non occorre che te lo dica io, col tuo senso religioso così profondo lo sai già meglio di me... l'ho sottolineato solo perchè hai detto che era difficilissimo salirci...è vero, meno male che Qualcuno riesce ad essere con noi, piccoli-e-neri, generoso...
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L.S.Senghor
Notte di Sine
da Chantes d'ombre
Donna, posa sulla mia fronte le tue mani balsamiche,
le tue mani più morbide della pelliccia.
In alto le palme oscillano, stormiscono appena nell'alta brezza
notturna. Non s'ode neppure il canto della nutrice.
Ci culli il silenzio ritmato.
Ascoltiamo il suo canto, ascoltiamo battere il nostro sangue oscuro, ascoltiamo
battere il polso profondo dell'Africa nella bruma dei villaggi perduti.
Ecco, declina la luna stanca verso il suo letto di mare disteso
Ecco che si assopiscono gli scoppi di riso, che gli stessi narratori
ciondolano il capo come bimbo sul dorso della madre
Ecco che i piedi dei danzatori si appesantiscono, si fa pesante la lingua dei cori alternati.
E' l'ora delle stelle e della Notte che sogna
Si appoggia a questa collina di nubi, drappeggiata nel suo lungo perizoma di latte.
I tetti delle case luccicano teneramente. Che dicono, così confidenziali, alle stelle?
Dentro il focolare si spegne nell'intimità di odori acri e dolci
Donna, accendi la lampada dall'olio chiaro, perchè parlino intorno gli antenati come i genitori, i bambini nel letto.
Ascoltiamo la voce degli Antichi d'Elissa. Come noi esiliati
non hanno voluto morire, che si perdesse nelle sabbie il loro torrente seminale.
Che io senta, nella casa fumosa visitata da un riflesso di anime amiche
la mia testa sul tuo seno caldo come un dang tratto fumante dal fuoco
che respiri l'odore dei nostri Morti, che raccolga e ripeta la loro viva voce, che apprenda a
vivere prima di discendere, più in là del tuffatore, nelle alte profondità del sonno.
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Certo...non occorre che te lo dica io, col tuo senso religioso così profondo lo sai già meglio di me... l'ho sottolineato solo perchè hai detto che era difficilissimo salirci...è vero, meno male che Qualcuno riesce ad essere con noi, piccoli-e-neri, generoso...
Sì sì ma hai fatto bene perchè, nonostante ci fosse il titolo, non avevo proprio pensato agli uomini di colore! ;)
Cambiando argomento...Ma tutte queste poesie che posti, le conosci tutte tutte o le trovi curiosando nel web?
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nel web non ne ho trovata neanche una, comincio ora a muovermi nel mondo virtuale, sono molto ignorante in materia.
L'argomento mi ha sempre interessato e, nel passato, ho avuto modo di approfondirlo un po'. Questi spirituals li conosco da quando ero piccola, quando li sentivo o li leggevo me li ricopiavo. E le poesie di Senghor sono in un libro...
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Cavolo... o_O L'ultima è troppo bella... o_O
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Senghor
Nocturnescanti per signare
(per flauti e balafong)
Questo lungo viaggio, mia Sopè! questo lento bacio dolce-amaro!
Odiavo ogni giorno di più l'ala lontana del gabbiano.
Odiavo un po' di più ogni giorno il viso d'Oriente della mia fidanzata azzurra.
Questo chiaro viaggio mia Sopè! questo bacio di notte alla speranza delle stazioni!
Questo dolce lacerarsi dei cuori, questo lungo fischio alla partenza delle stazioni
Della bianca partenza come quando si piomba nel sogno
-Cristo è nato ieri sera alle sei
Con l'odore ferino delle pelli e delle pellicce, le trombe d'argento delle risate
E l'ansito basso delle angosce- Cristo è nato ieri sera alle sei
Questa lenta luna di manna nei reami della nostra infanzia
Questa luminosa estate senza notte, questo eterno bacio degli sposi, dei fidanzati
Chi lo direbbe? Andremo a Belborg dove gli uomini si nutrono di ghiaccio?
Oppure a Moussoro, ti ricordi! dove i pavoni fioriscono selvaggi?
E le donne sono alte quattro cubiti; i loro seni maturano al sole
Le loro gambe lente appaiono e scompaiono sotto le nuvole come Cretesi
Questi addii senza arrivederci, mia Sopè! Non vedevo che la tua assenza
Su visi neri atoni.
E le mie lacrime scivolavano dolcemente nel mare...
[/i][/b]
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nel web non ne ho trovata neanche una, comincio ora a muovermi nel mondo virtuale, sono molto ignorante in materia.
L'argomento mi ha sempre interessato e, nel passato, ho avuto modo di approfondirlo un po'. Questi spirituals li conosco da quando ero piccola, quando li sentivo o li leggevo me li ricopiavo. E le poesie di Senghor sono in un libro...
Però! W00T!
Io invece sono ignorante in campo poetico! ;)
Dai...ci si compensa un pò! ;) ;)
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sono ignorante anche io...conoscere qualche poesia non significa conoscere un poeta, penso che questo si possa dire solo studiando e approfondendo tanto...
Comunque quello che ho letto di Senghor mi piace molto, la poesia per commuovermi deve trovare un'eco dentro di me, non so quale meccanismo scatti, me lo sono chiesto senza trovare una valida risposta, però con molte poesie di S. succede...
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Beh io dicevo rispetto a te...Sicuramente sono ignorante, visto che mi sono "interessata" di poesie giusto a scuola quando ero costretta ad analizzarle e studiarle, e nel web quando cerco o trovo qualcosa di particolare!
E poi non si parlava mica di poeti! ;)
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e, scusa, non si può parlare di poesie senza parlare di poeti:intendo dire che conoscere una poesia è una cosa, superficiale, conoscere un poeta( la sua opera)è cultura in senso proprio.
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Boh sarà che per me le due cose sono divise...Non mi importa conoscere il poeta: a me serve che la poesia mi colpisca! Molto spesso non vado nemmeno a cercare il nome del poeta...anzi...cerco la poesia attraverso l'argomento, e non attraverso il poeta! :-d
Poi la cultura non entrava nel mi discorso! Dicevo semplicemente che tu conosci molte poesie, io zero, quindi è una forma di ignoranza! ;) ;)
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vabbè, inutile discutere: il bello è proprio quello di scambiarci...doni, ciascuno dà quello che sa dare e tu sai dare serenità e affetto ai tuoi amici, almeno da quello che ho letto qui!
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Sì Sì Sì, ecco perchè ho scritto che ci compensiamo!! :-d :-d :-d :-d
Comunque cerco sempre di dare qualcosa che possa far stare bene, sì! E sono contenta che attraverso questo mezzo, qualcosa sia trasparito! ;)
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GRAZIE; dolce Caramellina :-*
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Di niente! ;) ;) ;) Piacerissimo! :-d
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Senghor
Il ritorno del figliol prodigo
E il mio cuore di nuovo sul gradino di pietra, sotto l'alto portale d'onore.
E trasaliscono le ceneri tiepide dell'Uomo dagli occhi di folgore, mio padre
Sulla mia fame, la polvere di sedici anni errabondi, e l'inquietudine di tutte le strade d'Europa
E il rumore delle grandi città; e le città battute dalle onde di mille passioni nella mia testa
Il mio cuore è rimasto puro come il Vento dell'Est nel mese di marzo.
[/i][/b]
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Senghor------- Canto di primavera
per una fanciulla nera dal tallone rosa
Canti d'uccello salgono lavati nel cielo primitivo
Sale l'odore verde dell'erba, Aprile!
Sento il soffio dell'aurora che smuove le bianche nubi delle mie tende
Sento la canzone del sole sulle mie imposte melodiose
Sento come il fiato il ricordo di Naètt sulla mia nuca nuda che si commuove
E il mio sangue complice mio malgrado sussurra nelle mie vene
Sei tu amica mia: ascolta l'alitare già caldo dell'aprile di un altro continente
Oh! ascolta lo strepito bianco e nero delle cicogne all'estremo dei loro voli distesi
Ascolta il messaggio primaverile di un'altra età di un altro continente
Ascolta il messaggio dell'Africa lontana e il canto del tuo sangue!
Io ascolto la linfa d'Aprile che canta nelle tue vene
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O:) :-X O:)
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Dal fiume-caldo, aulente di Senghor alla raffinata lucidità gotica di
Coleridge
Nuvole chiare di riverenza, nuvole chiare
Sofferentemente: che fermate l'abbaglio, non la luce,
E la forma finita velate;
Mentre svelate un potere infinito:
Un potere che è in se stesso un sole
Terreno, di puro bianco intensissimo.
De profundis clamavi
Vieni, vieni tu, vento rapace di dicembre!
E soffia, soffia via le foglie secche dall'albero!
Mandami un lampo, morte, attraverso...
- Come un pensiero d'amore-
E prenditi questa vita che mi esaspera.
E nell'ora più rumorosa della vita
Continua ancora dell'amore
Il mormorio di te:
Auto-conforto | del cuore, soliloquio.
intesa |
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Ancora lo splendido Senghor...
Ti ho accompagnata fino al villaggio dei granai, alle porte della Notte
Ed ero senza parole, di fronte all'enigma d'oro del tuo sorriso
Un crepuscolo breve scivolò sul tuo viso, un capriccio divino
Dall'alto della collina, rifugio di luce, ho visto spegnersi lo splendore del tuo perizoma
E il tuo cimiero come un sole inabissarsi nell'ombra delle risaie
Quando mi hanno assalito le angosce, le paure ancestrali più subdole delle pantere
- Lo spirito non può allontanarle al di là degli orizzonti diurni
E' dunque la notte per sempre oh! la partenza senza arrivederci?
Piangerò nel grembo materno della Terra
Dormirò nel silenzio delle mie lacrime
Fino a che sfiori la mia fronte l'alba di latte della tua bocca
( per khalam)
-
Senghor
Il tuo nome non mi è sconosciuto, airone bianco di Satang e di Sitor
E' venuto da lontano, tutto impregnato dei profumi del Pount
Portato dalla bocca dei piroghieri e dei cammellieri di lungo corso
Tu non sei il villaggio aperto che si mette in ginocchio con qualche petardo
mentre si lamentano a lungo le madri, come gli sciacalli sui tann
Tu non sei la vergine che si seduce con un magro complimento
E tre violinisti disoccupati, infilando perline di tratta
Tu sei il tata che vede giungere di lontano la polvere di sangue dei cavalli del Fiume
Sei il tata che domina le astuzie blu dei cavalieri mascherati
E mi ci vuole tutta l'arte dei Popoli del Mare, mi ci vuole la potenza dei cannoni
Tu sei il serpente sacro che non parla, o bella che pone enigmi
Ma dai maestri di scienza ho appreso a decifrare i geroglifici sulla sabbia
Tu, Angelo del Figliol prodigo, Angelo delle soluzioni al chiarore dell'alba
Quando le nebbie per tutta la notte hanno pesato profonde sulla mia angoscia
Tu sei la porta di bellezza, la porta radiosa di grazia all'entrata del tempo primordiale. E giocavo con i sassi e le colombe
Sig-nare, canterò la grazia della tua bellezza
Dai maestri Dyiong ho appreso l'arte di tessere parole piacevoli
Parole di porpora per ornarti, Principessa nera d'Elissa
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Come non amare questa poesia? La trovo davvero bella come lo scorrere di un fiume maestoso...
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hai proprio ragione kant... O:)
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in risposta a "sometime"
pregevole l'interpretazione eseguita nel film " Passione secondo Matteo" faceva venire i brividi.
mario