Ho provato a completare un incipit trovato su internet. Le indicazioni erano "non più di 12 righe", beh, non ci sono riuscita...
Annalia era alta circa un metro e trenta. Non era cresciuta molto nell'ultimo anno di scuola. Le sue compagne erano tutte più alte di lei e alcune le sembravano mille volte più belle. Sarà stato per le loro forme già più arrotondate e morbide che le facevano sembrare più grandi, ma certo è che Annalia si credeva bruttina e si comportava come se lo fosse stata realmente. Sicuramente era goffa e impacciata nei movimenti, la testa bassa e le spalle, spesso con grande sforzo, sfidando tutte le leggi della fisica, tendevano a richiudersi su se stesse come il guscio di una vongola che non vuole farsi mangiare.
Talvolta apriva e chiudeva la bocca prima di emettere un qualunque suono, proprio come farebbe un pesce o tirava fuori la lingua ogniqualvolta si concentrava nel disperato tentativo di portare a termine prima o meglio un lavoro.
Aveva inoltre da poco compreso che la scuola non la realizzava pienamente, non erano le nozioni a stimolarla e incuriosirla ma il mondo al di fuori delle quattro mura della sua classe. La 1^ F.
F come Foglia. F...arfalla. F... F...Fiore. F di Freschezza. Le piaceva ogni mattina pensare a una nuova cosa che iniziasse con la F. Più giocava a questo gioco, più si rendeva conto di quanto tutte le parole che le venivano in mente, la richiamassero ad uscire fuori, a fuggire dai banchi, dalle lavagne, dai professori. Le dispiaceva solo lasciare la prof di Scienze, lei si che era brava! Le era stata simpatica fin da subito. E poi conosceva la natura: le piante, i fiori, gli animali e spiegava ai ragazzi i perchè delle cose.
Un giorno di inizio giugno, dopo l'ennesima figuraccia che aveva fatto ridere i compagni, Annalia decise: sarebbe andata a caccia di avventure fuori dalla scuola. Prese il quaderno dove annotava tutto quello che scopriva, una penna, e via, corse verso i campi di grano che si stagliavano all'orizzonte. C'era il sole quel giorno. E c'era il vento fresco che giocava con i riccioli che la sciarpina arancione non riusciva a domare.
Annalia si fermò. Sciolse i capelli, e respirò a fondo l'aria. Guardò l'ombra proiettata a terra e vide che era più slanciata, le spalle non erano più tanto curve, quella massa informe di capelli che aveva, sembrava quasi leggiadra e soffice e scendendo la discesa non era nemmeno inciampata. Chiuse gli occhi, tornò a respirare, puntò lo sguardo verso il sole e lo vide grande e caldo come non lo aveva mai visto.