Venga la signoria vostra,
Entri e si diverta,
Come fosse affare suo,
Salga sulla giostra.
Non dimentichi messere,
c'e' un biglietto da onorare,
Non e' in dono questa fiera,
ma non tema che la tedi,
che c'e' tempo per pagare.
Cosa turba i suoi pensieri,
Non ci credo amico mio,
non mi dica proprio ora,
che non e' come pensava.
Che cos'e' s'e' spaventato,
non sara' per cosi poco,
che gia' ora vuole andare.
Dalla giostra non si scende,
non si ferma al suo comando,
a saper del suo terrore,
non sarebbe mai salito,
ma ricordi giudicante,
che nessuno l'ha obbligato.
Ora vada buono a nulla,
non c'e' posto per gli inetti,
Non e' certo nostro affare,
puo' far quello che le pare.
Ma ricordi ardimentoso,
che non e' finita qua,
ora il conto da pagare,
non e' piu' cio che le pare.
E non vada cosi in fretta,
all'uscita arriva uguale,
e comunque caro amico,
c'e' gia' il boia che l'aspetta.
Per chi e' entrato a questa festa,
e da vigliacco se n'e' andato,
non si esce con la testa,
non l'ho detto, l'ho scordato.