Ha la mente di un guerriero rimasto
a fissare,
ha una macchia nell'anima da
cancellare,
prendete la mano
di queto scrittore,
privatelo della nebbia che
gli offusca il cuore,
strappate da egli
il dolore armato,
dategli la pace,
da troppo egli tace.
Tenetelo sospeso
tra il suolo e le acque,
dove egli scrisse,
dove egli rinacque,
portatelo alla gioia
di una sola poesia,
ma che provenga dal lembo
di una lucida follia.
Permettetegli di ardere,
di ghiacciare,
di scrivere,
perché quella è la sua arte,
è il suo modo di ridere.
Michela C.
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