Samhain.
Questa parola deriva dal gaelico antico "Sam Fuin" (nel tempo Samhuinn in gaelico e Samhain in inglese antico) ovvero fine dell’estate.
Gli antichi Celti dividevano l’anno in due grandi stagioni in base alla transumanza del bestiame e questa festa segnava la fine dei raccolti e l’inizio della parte buia dell’anno.
Samhain costituisce quindi un passaggio dalla luce al buio, chiude un ciclo e ne apre un altro, perciò era considerato una specie di capodanno.
In questa occasione i confini del mondo terreno e del mondo degli spiriti diventano più sottili, permettendo qualche “intrusione” da un mondo all’altro. I Celti sapevano che gli spiriti degli avi tornavano sulla terra a far visita, portando – chissà – auspici e protezione.
Halloween
Il termine deriva dalla frase “All Hallows Eve” cioè “notte di tutti gli spiriti”, che nel tempo si è contratta nella forma “Hallow E’en”.
Quando la Chiesa Cattolica decise di sostituire la propria festa con quella pagana la spostò dal 13 maggio al 1° novembre. Così la festa cattolica per ricordare i santi defunti si sovrappose alla festa celtica di Samhain, il giorno in cui lo spirito degli avi tornava sulla terra a vegliare gli uomini.