Vola
dalla testa del bambino
il cappellino
tanto amato
e dalla barca,
che veloce corre,
il vento
lontano
lo spinge.
Grande
il suo disappunto,
triste
il suo sguardo
e dolorose
quelle lacrime
che i dolci occhi
bagnano.
Perduto per sempre
e in silenzio
il suo piccolo cuore
si dispera.
Ma agli adulti
non sfugge
il dolore di un bimbo
e seppur veloce
la barca rallenta,
poi gira
e ognuno cerca
perché neppure un tesoro
varrebbe tanto.
Dapprima incredulo,
quando capisce
il suo sorriso
offusca il sole
finché la speranza
lascia il posto
alla gioia
e avremmo prosciugato
il mare
per rivederlo felice.
La poesia è dedicata a mio nipote Riccardo