Dov'è il mio demone?
in quel corpo crocifisso?
in quel capo che pende come un filo dall'abisso?
Dov'è che finisce il tempo
e mi riunisco a quel dolore
che ha sapore di madre
che bevo ,alla quale succhio vita ,
creazione ,follia,
in un gioco di senza parole e finti istinti
nell'apparenza di un finto bene ,di una giusta via
tra profeti del nulla ,
sola ,nuda ,con i miei incubi ,sogni ,
sola...
cerco di ascoltare
muta
sino a ricostruire come un lampo nel più cieco buio
una luce ,una candela
che brucia all'infinito e nel silenzio sceglie
l'anima-