Quindi si rialzò da terra, ringraziò in maniera diffidente il ragazzo e iniziò a camminare, il suo andamento era davvero buffo, per via del dislivello tra la scarpa senza tacco e l'altra in perfetto stato.
Il ragazzo non perse l'occasione, la rincorse e iniziò a fare battute scherzose sull'accaduto e sulla sua camminata, Sofia innervosita da questo atteggiamento sbottò: <non sono una ragazza che si fa rimorchiare così facilmente, quindi, grazie per avermi aiutata, anche se non ne avevo bisogno, ora torna a fare ciò che stavi facendo, non vorrei che il mio piccolo imprevisto ti faccia perdere altro tempo> il ragazzo scoppiò a ridere, probabilmente fu una risata contagiosa, perchè anche i passanti si misero a ridere.
Sofia era incredula di ciò che stava accadendo e guardava il ragazzo con un espressione sbalordita sul volto.
<piacere, mi chiamo Paolo, a questo punto non so se ti fa proprio piacere fare la mia conoscenza, comunque sia per me lo è>
Sofia sbuffò, non riusciva proprio a mandarlo via.
<mi chiamo Sofia e se tu non te ne fossi accorto vado di fretta, anzi ora sono proprio in ritardo>
<bè visto che sei già in ritardo che ne dici di farti offrire la colazione, conosco un bar che fa le migliori brioche della città>
Sofia era davvero indecisa, quel Paolo aveva iniziato proprio ad interessarle..