Ciao belli!!!!
Oggi mentre stavo a scuola, durante l’ora di filosofia stravo cazzeggiando…ehm cioè ero super attenta alla pallosissima spiegazione di non-so-quale-argomento e allora stavo sfogliando la mia Smemo in cerca di una qualche frase carina e INTELIGGGIENTE da scrivere sul diario di una mia amica e mi sono soffermata a leggere uno di quei tanti racconti tipici della Smemo…. Come credo sapete, ogni anno è trattato un tema diverso e quest’anno è “SMEMO, FREE TO BE FREE” (come diceva Checco Zalone nella pubblicità

) e il tema è, indovinate un po’…? La libertà! (MA DAI!)
Allora dicevo…. mentre stavo sfogliando le pagine ho trovato un brano di Ferrario intitolato “LIBERI, DENTRO”. Pensando fosse uno di quei racconti sulla libertà un po’ scontati, ho iniziato a leggerlo e in pratica racconta di questo tizio(Davide Ferrario appunto –il regista di DOPO MEZZANOTTE- non so se l’avete visto, io personalmente no!) che da cinque anni va a trovare i carcerati a S.Vittore come se fosse un servizio di volontariato.
Sono le ultime righe del brano ad avermi fatto fermare a riflettere le posto tute che sono molto molto belle
<< “ [….]non faccio più ca**ate, non c’ho più nemmeno l’età… dite che mi date una possibilità, dopo avermi tolto dal mondo per tutto quel tempo. Ma se mi fate uscire e tutta la libertà che ho è prendere la metro, lavorare, mangiare un tramezzino sempre allo stesso bar e la sera tornare dentro a guardare la tv, che ca**o me ne faccio? È vita questa?????” (il tipo in questione è da 22 anni in galera e adesso può uscire dal carcere la mattina per andare a lavorare e deve rientrare per cena = orari da rispettare al minuto, stesso percorso ogni giorno, divieto di parlare con estranei, niente cellulare, pausa pranzo sempre allo stesso posto e sempre alla stessa ora…. “Una specie di limbo che non è la libertà, ma non è nemmeno il tedio assoluto e inutile della cella”)
[……]
Libertà non è poter fare quello che si vuole. Libertà è la consapevolezza di chi si è, dei propri limiti, delle proprie speranze, del senso della propria vita. Da questo punto di vista, temo che “fuori” c sia un sacco di gente che “libera” non lo è stata mai. Che proprio della sua libertà ha più paura, non dei delinquenti. Quelli dietro le sbarre c stanno già e il prezzo della libertà lo conoscono benissimo!>>
a me personalmente ha fatto riflettere molto… cavolo è vero, spesso non c si rende conto di quello che si ha… come dire “ti rendi conto del valore di quella cosa/persona solo quando ormai è troppo tardi e l’hai persa per sempre”…. Per dirla con una “frase fatta”(di quelle che non piacciono a Joe) “Capirai l’importanza di un sorriso solo quando ti verrà negato” (si vabè lo so che il sorriso adesso non c’entra nulla però il principio è lo stesso!

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