Puoi affinare l'udito ,
sentire che il mio dolore
non conosce parole,
è solo realtà ,
sguardo che cerca luce
nell'infinita nascita di ogni morte.
Senza più forza,nuda ,
in solitudini immense ,
in un sistema di catene
invisibili che sono i nostri pensieri,
con queste mani che avvertono
più di altre il calore ed i freddi aghi
di ogni singolo umano inverno
ferirle le dita.
Senza riparo .
Puoi denigrare e criticare i miei versi
senza spartito ne rime ,
così scarni ,poveri...
Ma spesso sento che la
mia volontà si perde
di fronte a macerie di vite
senza identità ,
che si spengono
taciturne ,
nell'immensa bellezza
e crudeltà
della natura.