In alcune discipline, come, per esempio, nella disciplina zen, ci sono esercizi che aiutano a concentrare la nostra attenzione su quello che ci circonda. Con la pratica si arriva, in breve tempo, a sentirsi parte del tutto e il nostro cervello impara a prestare attenzione a ogni particolare, che diventa essenziale e inscindibile parte dell'Insieme. In questo modo il concetto di tempo è necessariamente rallentato. Ciò non vuole dire che non scorre allo stesso modo, solo che alleniamo la nostra mente a prestare attenzione a quello che abbiamo intorno. Un po' come fanno le guardie del corpo, anche se in modo diverso. Riuscirci è bellissimo e il necessario presupposto è essere innamorati della vita, che viene esaltata, in alcuni dei suoi più bei momenti (la neve che si scioglie, il germoglio che si schiude ...), nella poesia "Corri piano, Tempo". C'è, poi, il desiderio, utopico, è vero, di fermare il tempo per poter godere del tramonto fino al mattino e purtroppo non possiamo farci nulla. La via di mezzo consiste nell'imparare a godere meglio gli attimi della vita. Possiamo, allora, goderci meglio questo tramonto, facendolo quasi durare fino al mattino. Dopotutto, gli attimi sono più numerosi delle ore, quindi, se viviamo di attimi, invece che di ore, il tempo è rallentato, o meglio, non è ignorato.