Sora Ciabatta

[aurilio]

E ticchete
e tacchete
e ticchete
e tacchete
Sora Ciabatta
s’è svegliata
ha inforcato le ciabatte
e s’è alzata.
Son zoccoli duri
di legno pesante
c’è chi li porta
e per niente li senti
ma Sora Ciabatta
è sempre un martello
li sbatte li risbatte
ci cammina ci corre
sembra un gregge di pecore
una mandria di bufali
e a volte cavalli
al passo o al galoppo.
E ticchete
e tacchete
e tacchete
e ticchete
se abiti sotto
non salvi
gli orecchi
la testa neanche
il sonno nemmeno.
E ticchete
e tacchete
s’è svegliata Sora Ciabatta
aiuto siam fritti
non so se scappare
urlare o gridare
vien voglia di uscire
e tornare di notte
sempre che dorma
e non soffra d’insonnia
perché allora davvero
fuggo vendo tutto
mi trasferisco in un monastero.

27. 12. ’13

[Aurorachiara]

Divertentissima!!! Sembra di sentirlo davvero quel ticchete e tacchete...complimenti!!

[aurilio]

Grazie, Aurorachiara. Sora Ciabatta è uno dei tanti personaggi che popolano la mia poesia ed effettivamente è divertente e simpatica, nonostante la sua pericolosità per gli orecchi e per i nervi. Un cordiale saluto.

[Aurorachiara]

aurilio sarei felice di leggere altre poesie di Sora Ciabatta!Ti saluto..e a presto!