Il prossimo 16 febbraio ricorreranno i cento anni della morte del maggiore poeta toscano del Decadentismo,Giosuè Carducci (1907-2007); per la critica d’ispirazione desanctisiana il “poeta della storia”, nell’immaginario collettivo il “poeta – professore”,ma per me soprattutto il “poeta dell’autunno”,in quanto nessuno nella letteratura italiana è riuscito a evocare le atmosfere vendemmiali come lui ha fatto magistralmente in San Martino. E mi pare anche che abbia precorso la poetica pascoliana del fanciullino nel suo racconto in versi che è Davanti San Guido.Ma secondo voi è stato più grande Carducci o Pascoli?E chi dei Nobel italiani della letteratura giudicate il migliore di tutti i tempi?