Persiste nella resa la luce
entra da una finestra sassata
elettrica la polvere si solleva
turbina alle ali di un tordo
cade forfora grattata
da dita che suonarono sul capo
ubiquità all'anima
L'ombra respinta da muri saturi
geometrica a un angolo
variabile all'umore
inghiotte l'orologio dell'esploratore
che si beve i punti cardinali
e sul pavimento tavole tarlate
aste rotte di compasso
ruotate da un inciampo
miccia a una bestemmia
a un chiodo in cerca
di maniscalco
Radici insinuate
in intonaco superstite
succhiano atmosfere
d'elaborati addii sconosciuti
e si sente ancora l'eco
furioso veleggia ragnatele
in approdo all'oblio
Vetri rotti,reperti di giochi
e specchi di qualche topo
narciso copula l'immagine
soddisfatto vede la prole
squittisce tra fauci in agguato
realizza il sogno di volare
e la coda scrive la fine
sullo sfondo della campagna
lieta rosicchia
stagionato formaggio di pietre
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Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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