Serpente d'argento
s'insinua tra rocce,
specchi le scaglie
riflettono paralitiche facce
aggiustate in concavi riposi
Radici pettinate
a cespugli preganti,
trampoli al martin pescatore
in livrea a fioretto di maggio
Malleabili ombre
di sinistri misteri
ove l'amo pesca se stesso
e il ciottolo pelato da carezze
lanciato scandaglia il letto
dell'anima
Salice curvo
arco a bacio di sponde
teso mima frecce d'agguati
e la schiena del tempo che passa
Nello scroscio morbide voci
in unica lingua
e ascoltarle il silenzioso destino
Lacrima del cielo
ammorbidisce il dolore
al sole rende oro la gioia
perenne dipinge sogni neutri
rimbalzanti tra sponde di ruga
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Da: Una Farfalla All'ombra Della Luna
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