Un tempo amavano la terra,
alla semina e al raccolto
si chinavano a baciarla
e lanciavano al vento
voce dei morti
un pugno di polvere
a simboleggiare rispetto a
chi diede linfa alle radici umane
e ad altre forme di vita che martiri
facevano da spalla al progetto d'armonia,
ora fuorilegge
sradicano alberi
per lo sfruttamento intensivo,
incendiano anzitempo le stoppie
arrostiscono animali con prole in ritardo
al fulmine progresso e i sopravvissuti
li scoveranno in ogni luogo
con le loro Land Rover
e li accopperanno nel vanto
travestiti da atleti cacciatori
-Scaricano veleni
contenuti in plastici aquiloni sulle ali del male
poi riempiono canali d'acqua
tomba di pesci,
sono diventati magnaccia della terra madre
che non amano i poeti aleatori,
si son fatti spietati killer
delle nostre metafore che alimentano dubbi
alle coscienze
-Una volta il raccolto Divino era amore
adesso sono numeri e marchette,
non hanno più il porcello
di terracotta sotto al letto
dove il suono di una moneta
introdotta con emozione sulla schiena
lo si pareggiava con soave voce di preghiera,
ora il silenzio del dare e avere
una volta affidato con implori e riverenze al destino
lo hanno imparato bene
in regole matematiche speculate
nella sacrestia di una banca
ma io che fui della vostra stirpe
semplicemente vi rinnego
e urlo a squarciagola
....................venduti..............................
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Da:Pensieri Alternativi
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