Era questione di pochi minuti e lui lo sapeva. Lo sentiva. Lo sentiva nel profondo di quell’angoscia che lo stava distruggendo attimo dopo attimo. L’orologio pareva scandire secondi interminabili che lui percepiva pesanti, come una pressa sulla testa, ma che mai avrebbe voluto finissero! Sentiva il silenzio interno e a stento ascoltava il brusio esterno, parole incomprensibili che avrebbe voluto capire solo se fossero mai state quelle del miracolo. Un miracolo che tardava ad arrivare e che forse non sarebbe mai arrivato. Lui stava morendo e la speranza con lui. I pensieri volavano nella sua testa confusa, si mescolavano si centrifugavano e si ponevano disordinati innanzi ai suoi occhi chiusi.
A volte erano pensieri brutti che facevano male a tratti erano flashback di pensieri belli che facevano ancora piu’ male. Il tempo passava lentamente e lui era li sempre piu’ cosciente che questo stava realmente accadendo. Avrebbe voluto scappare, avrebbe voluto ricominciare tutta la vita in un altro modo, avrebbe voluto chiedere perdono a Dio, avrebbe voluto persino morire! Morire si ma subito senza quell’attesa, quella interminabile attesa che era peggio di tante morti, era tutte le morti dell’umanità messe insieme e lui le avrebbe “vissute” tutte! Era davanti quella porticina che si aprì svelando una stanza macabra dove tutto era li fermo pronto ad attenderlo. L’aria di morte che emanava quella stanza gli strozzò via il fiato lasciandolo con la bocca aperta in uno stato di disorientamento. Per un attimo, per solo un piccolo attimo riuscì a percepire un velo di felicità perche’ forse tutto sarebbe finito presto ma quel presto tardava ad arrivare in quei pochi secondi eterni. Lo fecero accomodare su una sedia e dopo persone misero aggeggi nel suo corpo ma lui nello stato in cui ormai era non riuscì a capire piu’ cosa stesse accadendo, aveva perso il controllo di tutto e si stava abbandonando al suo destino che da li a poco sarebbe arrivato.
Qualche attimo dopo ci fu una serie di voci e poi silenzio improvviso, lui capii che era il momento e strinse i denti piangendo.. dopo non sentii piu’ nulla.