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Autore Topic: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...  (Letto 11975 volte)

Offline Emmy'94

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #15 il: 26 Ottobre 2007, 19:17:46 pm »
io mi ci sto un po' perdendo... comunque andiamo avanti!!!
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Offline kant.51

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #16 il: 26 Ottobre 2007, 20:20:17 pm »
Hai ragione, Emmy, ma l'idea c'è, vediamo come si può esprimere....
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #17 il: 1 Novembre 2007, 11:45:05 am »
ehy ehy ehy...Ma abbiamo dimenticato il nostro libro??? Avanti dai, diamoci sotto con l'inchiostro. Ehm, volevo dire, con le tastiere!  :P
Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto

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Offline Young dreamer

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #18 il: 1 Novembre 2007, 11:55:12 am »
Aiuto,devo rileggere un po',mi sto perdendo nel dialogo... :? >_<
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
(Fernando Pessoa)       Blog: http://sogna-ragazzo-sogna.blogspot.com/

Offline Silly93

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #19 il: 2 Novembre 2007, 10:30:44 am »
Scusate la mia "TONTAGINE" ( :P), ma il romanzo DOV'E'?????  :? :? :? :? :? :? :P
<< Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l'orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso >>.
Desideravo credergli. Ma stava descrivendo la mia vita senza di lui, non il contrario. [Stephenie Meyer, New Moon]

Offline kant.51

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #20 il: 2 Novembre 2007, 12:14:58 pm »
 in effetti...troppi dialoghi?
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline Emmy'94

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #21 il: 2 Dicembre 2007, 16:49:36 pm »
Adele camminava veloce. Le scarpe da ginnastica erano vecchie, comode e le permettevano una buona andatura.
Se solo non fosse cominciato a piovere... invece goccioline stizzose già le bagnavano i capelli...
- Permette?- sentì a un tratto.
Adele si voltò sorpresa, portandosi istintivamente una ciocca di capelli dietro le orecchie e fissando interrogativa l'anziano uomo che le sorrideva timidamente, stringendosi in una blu giacca consunta dai lembi scuciti; Una ventiquattrore in una mano e l'altra tesa verso di lei. C'era qualcosa in lui che continuava a incuterle timore.
- In cosa posso esserle utile?, chiese la giovane donna.
- E' lei la signorina Adele? - le domandò l'uomo continuando a sorridere. Sorrise imbarazzata-"Sì.. come fa a sapere il mio nome?"domandò celando una certa diffidenza,mentre la pioggia iniziava a battere con più vigore e frequenza,costringendola a coprirsi con il cappuccio della felpa- Le spiegherò tutto in un luogo più consono. Ci stiamo bagnando come pulcini. - rispose l'uomo che, nel frattempo non si era ancora presentato.
La donnina era un po' titubante ma, spinta dalla curiosità, accettò di seguire l'uomo nella vicina caffetteria.
L'aroma inebriante del caffè caldo la investì dolcemente mentre seguiva titubante l'anziano uomo tra i vari tavolini, poi il signore si accostò ad uno libero e con un gesto elegante e inaspettato scostò la sedia per pemettere ad Adele di sedere:"Prima lei signorina..."-sorrise con espressione cavalleresca e affascinante incorniciata da una breve chioma di capelli brizzolati...
Adele sedette pensierosa. L'uomo si mise di fronte a lei, la guardò negli occhi e le sorrise.
Improvvisamente, la ragazza si sentì a disagio, una specie di malessere sottile le nasceva dalla bocca dello stomaco che sentì stringersi. Ma che ci faceva seduta in un bar con quello sconosciuto anziano e sorridente? Era giunto il momento di vederci più chiaro. Fece per parlare ma l'uomo la bloccò - Dai tempo al tempo cara! Prima beviamo questo caffè, poi ti svelerò tutto.
Adele pensò che forse era meglio accondiscendere l'uomo che ordinò due caffè neri e bollenti, pagò subito la cameriera e, sempre con quel fare cavalleresco che aveva rivelato, le porse lo zucchero.
Adele spinse decisamente la tazza davanti a sè:
- Allora?...Per me è già tardi!-
- Mi chiamo Luciano, Luciano Finzi. Ero socio di suo padre quando partì per l'Africa...ricorda ora?- interloquì l'anziano con voce spezzata.
La ragazza impallidì, e una leggera ombra velò il suo sguardo.
"Io...sì, non la ricordo di viso perchè ero troppo piccola..."-Adele si agitò inquieta sulla sedia,portandosi i capelli dietro le orecchie-"ma conosco il suo nome...""... Ci credo" disse Luciano.
"io e suo padre eravamo insieme sulla nave quando successe... il fatto."
All'mprovviso, un brivido scese lungo la schiena della giovane donna... era lui l'uomo... l'unico che sapeva davvero come erano andate le cose....
Adele cercava risposte, da quell'episodio della nave, suo padre non era più lo stesso!!!...I ricordi si affollarono improvvisi alla sua mente: il rientro improvviso di suo padre che non sarebbe più andato "così lontano a procurare un bel gruzzoletto per Adelina sua"... il ricovero in ospedale in stato di shock, le lacrime della madre e, soprattutto, da allora suo padre aveva perso la parola...Mentre pensava queste cose, Luciano la guardava e sorrideva sotto i baffi, con una strana luce negli occhi... follia?
ma la cosa che più spaventava Adele era che dopo aver bevuto il caffè si sentiva strana... assonnata... come se dentro ci avessero messo del ... "Sonnifero" disse, poi divenne tutto buio e perse la cognizione del tempo.
Pioggia,ansiosa corsa,papà,impegni,ritardo,sonno,luciano,incontro...Luciano? Luciano chi? Luciano!
Adele si svegliò di soprassalto,con il cuore martellante e una fitta violenta le attraversò le tempie mentre cercava di concentrarsi... per cercare di capire dove fosse.
L'ambiente era semi buio, le tende tirate non lasciavano filtrare molta luce dalle grandi finestre. Si alzò di scatto dal letto su cui si trovava e si mise a vagare per la stanza per cercare di capire dove si trovasse: le pareti erano chiare, sgombre, solo una grande libreria copriva un'intero lato della stanza. Il pavimento in legno chiaro era quasi del tutto coperto da un grande tappeto dalle tinte fosche. Adele sentì dei passi avvicinarsi...ma non capiva da dove arrivassero. la stanza era vuota, da dove veniva quel rumore di passi che si avvicinava sempre di più? ad un certo punto la libreria sussulto, e si spostò di lato, lasciando intravedere un'ombra......che scivolò rapidamente nella stanza, mentre il pannello libreria si richiudeva silenziosamente alle spalle.
Adele la guardò stringendo gli occhi, faceva ancora un po' di fatica a mettere a fuoco...
- Che cosa mi avete dato? Cocaina?- chiese con voce roca
- Ahh!- rise la donna - Sei arretrata cara!...
Adele iniziava a spaventarsi. Voleva parlare, gridare, pronunciare parole contro la donna, contro Luciano, contro tutti. Ma aveva paura che la sua voce tremasse. Così stette zitta, in piedi, gli occhi fissi sulla donna che sapeva di viscido. Voleva dimostrarsi forte anche se dentro di sè stava per scoppiare in lacrime. Si sentiva come quando, da bambina, l'asfalto sbucciava le sue piccole ginocchia. Solo che allora il babbo correva in suo aiuto, la abbracciava teneramente e le sussurrava dolci parole che subito facevano dimenticare tutto. Ora suo padre non c'era, era sola in quella stanza che, nel frattempo, era stata occupata da un'altra persona.
Infatti un uomo alto e magro, con un camice bianco e immacolato era comparso dietro la donna dal fare odioso.
- Si levi, Maria! Lasci fare a me.. Adele? Mi porga il braccio, devo iniettarle...
- NON CI PROVI!- urlò la ragazza, tremando e tenendosi strette le braccia intorno al corpo.
L'uomo sorrise freddamente:
- Come vuole...però entrerà in crisi ipoglicemica esattamente tra ..vediamo, cinque minuti...dovrebbe già avvertire un tremore...
Adele si guardò le mani...che tremavano per la paura....si domandava chi fosse quell'uomo col camice bianco...? un medico?? un collaboratore di Luciano...? E Luciano dov'era finito? Perchè le avevano fatto questo!!!tutte queste domande rimbombavano nella sua testa...e fu allora che la povera Adele svenne e il suo candido corpo si adagiò per terra,sul morbido tappeto persiano che era al centro della stanza."Dobbiamo agire in fretta"-sentenziò l'uomo,inginocchiandosi accanto alla ragazza:la punta di una siringa scintillò ai furtivi raggi del sole provenienti dalla finestra,prima di penetrare con dolcezza nel candido braccio della giovane.In quell'istante entrò Luciano,e i suoi occhi si adombrarono davanti al corpo svenuto di Adele,uno sguardo triste e tenero accarezzò il viso della ragazza...- Ho già detto" nemmeno un capello!" Sibilò tra i denti con voce d'acciaio.
- Stai tranquillo, Luciano! Conosco bene il mio mestiere!- sogghignò il giovane in camice bianco- Non mi pagheresti così, altrimenti!...
Il viso di Luciano si contrasse impercettibilmente, annuì e indicò la barella lì accanto:
- L'auto è pronta e l'autista conosce il percorso per l'aeroporto privato. Presto!...Adele venne sollevata con dolcezza e abbandonata sulla barella,le scarpe infangate di pioggia macchiavano il lettino trasportabile,un braccio candido era ripiegato sul busto snello,la mano stretta a pugno...Sembravano passati solo minuti, pensò Luciano, da quando aveva gentilmente fermato quella ragazza che si affrettava a raggiungere la sua meta... invece era trascorsa oltre metà giornata.Chissà dov'era diretta Adele quella mattina.Lo sguardo del vecchio affascinante si soffermò sulla mano stretta a pugno...Quel gesto gli ricordò il padre della ragazza, il suo grande amico Carlo. E la mente vagò a ritroso negli anni: il momento in cui si conobbero, le marachelle di giovani che combinarono insieme, le prime esperienze, ma soprattutto quel viaggio in nave. Ricordò la calda voce dell'amico, i suoi lineamenti pronunciati, quel suo vizio di stringere il pugno quando qualcosa non andava.Salirono velocemente in ambulanza, senza usare le sirene, solo un lampeggiante discreto, ma il flusso del traffico si apriva comunque davanti a loro per favorirli.
Attraversarono in pochissimo il centro e si ritrovarono all'aeroporto privato di cui Luciano parlava, un cospicuo assegno passò nelle mani dell'autista e la barella fu caricata a bordo. Il sedicente medico tastò il polso di Adele, sempre incosciente, e fece un cenno di approvazione.
Il pilota, intanto, un giovane uomo dallo sguardo freddissimo, li scrutava.....ansioso.
sapeva che quello dopotutto poteva essere un lavoro pericoloso, ma per il bene della ragazza... e soprattutto dell'umanità, DOVEVA farlo.Nascondendo le sue preoccupazioni sotto gli occhi di ghiaccio, ne avevano anche il colore grigio, si avvicinò al posto di pilotaggio e cominciò le operazioni che precedevano il decollo.Il visetto pallido di Adele narcotizzata gli era rimasto in mente e provava un senso di pena affettuosa per quella ragazza...che respirava armoniosamente sul lettino,sotto lo sguardo semi-paterno di Luciano.
Maria scutava il vecchio uomo e la ragazza con un sorriso saporito e furbo sul volto,atteggiando il viso poggiato su una mano con un'inquisitrice espressione:"Allora Luciano...non hai finito di raccontarmi.."-interloquì la donna...come sei arrivato alla ragazza. I tuoi contatti con la famiglia erano interrotti da tempo."
"Ho le mie conoscenze, Maria. E tu dovresti saperlo che, senza di esse, senza i miei rapporti strategici forse non sarei ciò che sono ora"M aria guardò Luciano, la sua espressione intensa e concentrata, ne era innamorata da sempre, anche se non glielo aveva mai fatto capire...
- Del resto...a loro hai sempre provveduto tu, se questa smorfiosa veste scarpe firmate lo deve a te!- sibilò, indicando le scarpe di Adele.
- ERA IL MINIMO!- rispose con forza lui...- Ti ricordo che Carlo ha fatto molto per me, probabilmente se egli fosse ancora quì, non diresti questo.
- Se Carlo fosse ancora quì , urlò lei - tu non saresti potuto diventare ciò che sei. Probabilmente ancora staresti chiuso in quella stanzetta a far quadrare i conti.
- Non parlare di lui così  ...La voce di Luciano si era fatta tagliente:- Quell'uomo era in buonafede, credeva di venire  con me laggiù a realizzare la fortuna della sua vita...non sapeva nulla del contrabbando di armi, e , quando il piccolo commando di guerriglieri ci attaccò nella cabina della nave con quella terribile arma chimica...fu l'unico a pagarne le conseguenze, perchè noi fummo rapiti e trasportati via, ci dettero un antidoto, ma lui rimase sulla nave e nessuno poteva curarlo adeguatamente...Il minimo che potessi fare in seguito, era contribuire in modo anonimo, attraverso quel notaio che conosci anche tu, al mantenimento della sua famiglia.
E se ora sono stato costretto a rapire Adele è solo perchè anche lei è una brillante biologa, come suo padre, e forse è l'unica in grado di mettere ordine nelle sue vecchie carte e, soprattutto, di portare a termine quella ricerca...In quel momento un movimento,un debole gemito...Gli occhi giovani di Adele si riaprirono,e la ragazza tentò di alzarsi più volte,senza riuscirci,senza tantomeno ricordare cosa fosse successo...poi incontrò lo sguardo di Luciano.Un'ombra violenta l'attraversò...ma l'uomo fu svelto a carezzarle il viso e parlare con voce dolce:
- Non preoccuparti...nessuno vuole farti del male, devi solo collaborare...tuo padre stava portando avanti degli studi importanti prima dell'incidente...studi segreti...solo tu puoi cercare di concluderli, tu conosci i suoi metodi e hai letto gli appunti che conserva presso di sè...
"Appunti che non rivelerò"-ribattè la ragazza con determinazione,sollevandosi lentamente in preda alle vertigini,poi spostò lo sguardo contrariato dall'uno all'altra e sentenziò-"Come faccio a fidarmi di qualcuno che mi ha addormentata e rapita,dopo avermi ingannata con chiacchiere vaghe su mio padre?!?" La rabbia iniziava ad irrompere in lei...Ma Luciano le sorrise e Adele non poté fare a meno di pensare che fosse sincero.
- Ascolta, non voglio sfruttare la scoperta di tuo padre da un punto di vista commerciale...i soldi non mi mancano ormai. Ma se riusciamo a portarla a termine..potremmo salvare la vita di persone che mi sono care e, forse, potrei sentirmi riscattato per tutti i miei errori...
Adele si morse il labbro,fissandolo.Salvare delle vite...persone a lui care...e suo padre?Non gli era stato abbastanza caro per salvarlo?
"Voglio sapere prima cosa è successo a mio padre...ORA.Poi..."-la voce le tremò-"deciderò cosa fare..."...Luciano annuì e cominciò a parlare, sembrava che si liberasse da un peso:
- Tuo padre... non ebbe l'antidoto alla sostanza paralizzante che i guerriglieri ci iniettarono...purtroppo portarono via solo noi, con un motoscafo e poi un elicottero, ci dettero l'antidoto in cambio delle armi...sì, era contrabbando d'armi, ma tuo padre non sapeva nulla, Adele...
Quelle frasi prive di senso s'inseguivano nella sua mente,riattaccando lentamente i pezzi di un puzzle che era sempre stato confuso e trascurato-"contrabbando? e...e tu lo sapevi?"...
"Sì... cioè no, lo sospettavo, ma alla fine è stata proprio Maria che ci avviso del loro imminente arrivo... e cercammo di salvarci.... senza successo."
Seguì un palpabile silenzio a queste parole. La testa di Adele mulinava...infine decise:- Vi aiuterò...non so molto, ma forse unendo quello che so io agli appunti di mio padre che sono sempre rimasti con voi...Voglio sapere alcune cose, Luciano! Basta giocare a rimpiattino...quale interesse si nasconde dietro tutto questo?-Luciano sentì che il momento che temeva più di tutti gli altri, era finalmente arrivato. Pensò a lungo alla risposta da dare alla giovane, soppesò a lungo le parole da usare, cercò di capire quale era la cosa più giusta da fare, da dire. Sentiva lo sguardo di Adele su di sè. Era uno sguardo pesante, schiacciante. Le diede le spalle, non poteva sopportare la vista di quella giovane donna, non poteva sopportare quegli occhi che lo fissavano in attesa di risposte.
Lanciò uno sguardo all'altra, a Maria, sperando da lei un segno confortante, di appoggio, di aiuto. Ma non venne e, per tutta risposta, ella abbandonò l'ambiente e si diresse sicura verso la cabina di pilotaggio.
Luciano si sentì abbandonato ma non poteva più aspettare. Adele attendeva una sua risposta e iniziava a picchiettare il piede, per mettergli fretta...
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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #22 il: 2 Dicembre 2007, 16:50:19 pm »
direi che abbiamo fatto un buon lavoro, fino ad adesso... =] =] =]
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Offline Young dreamer

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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #23 il: 2 Dicembre 2007, 18:09:28 pm »
 W00T! e già... W00T!
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
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« Risposta #24 il: 6 Dicembre 2007, 15:32:44 pm »
Brava Young! ci voleva il colpo di scena! W00T!
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« Risposta #25 il: 6 Dicembre 2007, 15:42:31 pm »
Stavano parlando un po' troppo! (LOL) :P =)
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
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« Risposta #26 il: 21 Febbraio 2008, 16:26:46 pm »
Dovevamo pur resuscitarlo prima o poi! :P Insomma,li stavamo lasciando precipitare... :-d :-d :-d (bandit)
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
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« Risposta #27 il: 21 Febbraio 2008, 16:42:16 pm »
Dovevamo pur resuscitarlo prima o poi! :P Insomma,li stavamo lasciando precipitare... :-d :-d :-d (bandit)
E da allora lo chiamarono
IL ROMANZO DI LAZZARO... :P :P :P
brava Young!
Aspetta che ti aggiungo un karma... :-*
.(..non me lo accetta...farò più tardi!)
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Re: nuovo romanzo virtuale:binario parallelo...
« Risposta #28 il: 21 Febbraio 2008, 23:00:47 pm »
Dovevamo pur resuscitarlo prima o poi! :P Insomma,li stavamo lasciando precipitare... :-d :-d :-d (bandit)
E da allora lo chiamarono
IL ROMANZO DI LAZZARO... :P :P :P
brava Young!
Aspetta che ti aggiungo un karma... :-*
.(..non me lo accetta...farò più tardi!)
Ragazze mi avete letto nel pensiero. Ci stavo pensando oggi pomeriggio mentre cercavo di studiare storia e in realtà pensavo al romanzo che prima o poi scriverò io...  ^_^ K+ a entrambe!  :-*
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« Risposta #29 il: 22 Febbraio 2008, 16:25:55 pm »
 o_O o_O o_O eeehhh!!!Quanti karma per una semplice riesumazione! :P (LOL) :-) grazie :-* :-* :-*
mi piace il "romanzo di Lazzaro"... :-d mi sa di misterioso :-d
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
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