Non sono tranquilla stasera, ho un piccolo tarlo nella mente che continua a rosicchiare...
Ho anche freddo addosso, questo non va bene, c'è un disturbo nelle particelle di energia intorno a me e mi trasmette inquietudine.
E' come se un equilibrio si fosse rotto e non ho i mezzi per ripararlo, posso solo sentire i pezzi che si sfaldano e che stanno cadendo, procurandomi apprensione e malessere.
Mi stringo nervosamente le mani, vorrei poter parlare, dialogare, abbracciare, trasmettere fiducia e calore, proteggere.
Vorrei rassicurare, sciogliere il sorriso, donare tutto quello che ho, racchiudere in quella mano di Dio descritta da Evry, ogni sofferenza, ogni dolore, ogni ferita, ogni affronto...
Lo so, Lui se ne è già fatto carico, ma noi su questa strada dura e difficile, chiediamo aiuto, umilmente.
E allora che questa notte sia passaggio, sia spogliarsi del dolore, per rimanere nudi, nuovi, puliti ad aspettare l'alba con fiducia, sia ritorno all'infanzia, sia rinascita tra canti e nenie dolcissime, sia musica di forza e speranza. Lo dico con tutto l'amore che è dentro di me...