Una storia racconta di due amici
che camminavano nel deserto. In un momento
del viaggio i due cominciarono a discutere,
ed un amico diede uno schiaffo all'altro...
questi addolorato, ma senza dire nulla,
scrisse nella sabbia:
IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA DATO UNO SCHIAFFO.
Continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi,
dove decisero di fare un bagno.
L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare,
ma il suo amico lo salvò. Dopo che si fu ripreso,
scrisse su una pietra:
IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA SALVATO LA VITA.
L'amico che aveva dato lo schiaffo
e aveva salvato il suo migliore amico domandò:
"Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia,
e adesso lo fai su una pietra. Perché?"
L'altro amico rispose:
"Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia,
dove i venti del perdono possano cancellarlo.
Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi,
dobbiamo inciderlo nella pietra,
dove nessun vento possa cancellarlo."
IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA
E AD INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE
Mi sento tirata in causa...però non è tanto semplice, soprattutto quando le gioie che dò sembrano essere scritte nella sabbia, dall'altra parte...
E' vero che le ferite devono essere scritte nella sabbia, però è altrettanto vero che certe ferite lasciano la cicatrice al di là del perdono...