Il mio angolo di casa preferito...
Bella domanda! Non ci avevo mai pensato prima... Quando ero piccina me ne stavo ore ed ore sotto la scrivania, seduta in terra a non fare nulla. Potevo restarci anche i pomeriggi interi lì sotto. Mi sentivo sicura e protetta. (L'ho fatto fino ai 7 anni circa)
Crescendo mi sono attaccata sempre di più a mio fratello e, di conseguenza, alla sua camera. Amavo (e amo anche ora) lui, tutte le sue cose, anche le più banali, le più inutili. Quando entravo in camera sua avevo paura di sporcarla, di muovergli qualcosa, di toccare le sue cose: me ne stavo per terra, con le gambe al petto, le braccia ad abbracciare le ginocchia, la schiena contro il termosifone o la porta e contemplavo la sua stanza, respiravo il suo odore, il profumo di mio fratello, di Angelo, del mio eroe, del mio fidanzato (si, perchè io volevo sposarmelo mio fratello!

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Anche adesso la mia stanza preferita è la sua camera: sposandosi, me l'ha lasciata "in eredità", è qui che ho messo tutte le mie cose, i miei libri, i miei oggetti, il mio computer, i miei peluche. Però non riesco a dormire qui, perchè se dormissi nel letto di mio fratello sarebbe come "sporcare" il suo mondo, quello che per 26 anni è stato il suo "tempio" (talmente era ordinata). Quando voglio stare per un po' da sola, tra me e me, sto qui, in camera, seduta sulla sedia a dondolo che mi ha regalato lui o sdraiata sul suo letto, chiudo gli occhi, mi rilasso e penso a lui, a tutto quello che ha fatto per me e che continua a fare, a quello che è diventato tutto da solo, senza aiuto di nessuno, alla splendida famigliola che ha creato, penso a quello che facevamo e facciamo insieme, a tutto quello che mi ha insegnato, penso a quanto, ingenuamente, mi manca.