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Autore Topic: Agisci o reagisci alle tue emozioni?  (Letto 6281 volte)

Offline Caramella

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Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« il: 28 Dicembre 2007, 23:55:03 pm »

http://www.psychologies.it/mettersi_alla_prova/test_per_sezione/io_e_me_stesso/agisci_o_reagisci_alle_tue_emozioni/index.html


Profilo A
Il lutto è l’effetto di una separazione da qualcosa o qualcuno di “prezioso”. Tale separazione può assumere diverse forme: non solo la morte di una persona cara, ma anche un divorzio, la perdita del lavoro, l’allontanamento di un amico o familiare… la perdita o il fallimento possono essere più meno definitivi, più o meno importanti ma comunque scatenano un insieme di reazioni che vengono raccolte sotto il termine “lutto”. Quando ti capita qualcosa di questo genere… i tuoi pensieri diventano incontrollabili, continuamente ti ritrovi a pensare a ciò che hai perso, cerchi delle vie per riaverlo, cominciano immaginazioni di tutti i tipi per trovare una strada che ti riavvicini a ciò da cui hai dovuto separarti. La tua attenzione si focalizza su ciò che intorno a te ti ricorda ciò che non c’è più, senti una spinta continua a ricercarlo. Ti ritrovi in mezzo ad un panorama confuso e disorientante… fermati e respira! Riuscire a separarti anche solo per un momento dalla “ perdita”, guardare a ciò che c’è invece che focalizzarti su ciò che manca, arrivare ad accettare la perdita, accettare cioè che il contesto è cambiato, che il tuo ruolo ora è diverso, che intorno a te c’è dell’altro…


Questo profilo mi ha fatto venire l'ansia...Non sono io!!!


« Ultima modifica: 29 Dicembre 2007, 00:10:25 am da Caramella »
Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato a compiere, poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita.   M.L.K.

Offline kant.51

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Re: Io e me stesso
« Risposta #1 il: 29 Dicembre 2007, 00:00:55 am »
profilo b e ha detto giusto....
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline Silly93

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #2 il: 29 Dicembre 2007, 00:51:13 am »
Anche io PROFILO A.... Ma non rispecchia affatto neanche me!
<< Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l'orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso >>.
Desideravo credergli. Ma stava descrivendo la mia vita senza di lui, non il contrario. [Stephenie Meyer, New Moon]

Offline Manfry

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #3 il: 29 Dicembre 2007, 10:23:58 am »
Profilo C
Quando qualcosa si allontana da te sei in grado di separartene, accettandone la separazione. Sai riconoscere l’impatto che la perdita ha sul tuo sistema di vita, sei in grado di ricostruire scopi e significati per il tuo futuro, riesci a ri-indirizzare in modo costruttivo la rabbia che si accompagna alla perdita. La tendenza spontanea all’inazione e all’isolamento è accolta e superata, rendendoti capace di condividere il tuo vissuto legato alla perdita con i tuoi confidenti. Non re-agisci alla perdita con la disperazione e la lotta indebita alla riappropriazione di ciò che hai smarrito … sei capace di guardare cosa c’era, cosa rimane e cosa potrà diventare. Non ti racconti di essere triste, infelice o scoraggiato, non stai a rimuginare su quello che avresti potuto fare per evitare l’accaduto o su ciò che non hai detto e avresti potuto dire. Prendi atto di ciò che c’è , ti muovi per dare senso al tuo vissuto e per riorganizzare i tuoi ambiti di vita.
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Non esistono né pregi né difetti, ma solo caratteristiche che ci rendono unici.

Offline *Tinkerbell*

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #4 il: 29 Dicembre 2007, 11:05:18 am »
Stavolta sono con Kant! Profilo B ed è proprio vero...

Citazione
Profilo B
Anche se non te lo racconti il lutto c’è. Non è né bello né brutto. Esiste e può capitare di sentirlo. Succede tutte le volte che ci si separa da qualcosa. Negare di soffrire per una perdita svuota di senso ciò che si è perso. Allontanare un’emozione solo perché “non sta bene mostrarsi tristi” o “gli altri non mi hanno mai visto triste” non funziona. Se non si riesce a dare spazio al lutto, alla sofferenza che lo accompagna, sia essa intensa o delicata, non fa altro che manterci aggrappati a ciò che si è perso, una persona, un lavoro, un’oggetto … Tirarti fuori dalla sensazione spiacevole ti dà il vantaggio di non avvertire confusione, disorientamento, ti da la sensazione di avere il controllo della situazione. Ma è solo un’illusione, non preservi il tuo benessere allontanando da te le cose che non ti piacciono senza guardarle in faccia.
Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto

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Offline °°Jen Lindley°°

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #5 il: 29 Dicembre 2007, 21:39:18 pm »

Citazione
Profilo A
Il lutto è l’effetto di una separazione da qualcosa o qualcuno di “prezioso”. Tale separazione può assumere diverse forme: non solo la morte di una persona cara, ma anche un divorzio, la perdita del lavoro, l’allontanamento di un amico o familiare… la perdita o il fallimento possono essere più meno definitivi, più o meno importanti ma comunque scatenano un insieme di reazioni che vengono raccolte sotto il termine “lutto”. Quando ti capita qualcosa di questo genere… i tuoi pensieri diventano incontrollabili, continuamente ti ritrovi a pensare a ciò che hai perso, cerchi delle vie per riaverlo, cominciano immaginazioni di tutti i tipi per trovare una strada che ti riavvicini a ciò da cui hai dovuto separarti. La tua attenzione si focalizza su ciò che intorno a te ti ricorda ciò che non c’è più, senti una spinta continua a ricercarlo. Ti ritrovi in mezzo ad un panorama confuso e disorientante… fermati e respira! Riuscire a separarti anche solo per un momento dalla “ perdita”, guardare a ciò che c’è invece che focalizzarti su ciò che manca, arrivare ad accettare la perdita, accettare cioè che il contesto è cambiato, che il tuo ruolo ora è diverso, che intorno a te c’è dell’altro…


C'ha preso in pieno... è quel che ho sempre fatto!!!
« Ultima modifica: 29 Dicembre 2007, 21:41:06 pm da °°Jen Lindley°° »

Offline Young dreamer

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #6 il: 1 Gennaio 2008, 20:06:22 pm »
Profilo B...

Anche se non te lo racconti il lutto c’è. Non è né bello né brutto. Esiste e può capitare di sentirlo. Succede tutte le volte che ci si separa da qualcosa. Negare di soffrire per una perdita svuota di senso ciò che si è perso. Allontanare un’emozione solo perché “non sta bene mostrarsi tristi” o “gli altri non mi hanno mai visto triste” non funziona. Se non si riesce a dare spazio al lutto, alla sofferenza che lo accompagna, sia essa intensa o delicata, non fa altro che manterci aggrappati a ciò che si è perso, una persona, un lavoro, un’oggetto … Tirarti fuori dalla sensazione spiacevole ti dà il vantaggio di non avvertire confusione, disorientamento, ti da la sensazione di avere il controllo della situazione. Ma è solo un’illusione, non preservi il tuo benessere allontanando da te le cose che non ti piacciono senza guardarle in faccia.

...se è così,dev'essere un cambiamento avvenuto di recente,in effetti mi sembrava strano non riuscire a piangere quando ne sentivo il bisogno...
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
(Fernando Pessoa)       Blog: http://sogna-ragazzo-sogna.blogspot.com/

Offline sassi1960

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #7 il: 6 Gennaio 2008, 17:30:55 pm »
Profilo A e.........beccata!!!!!!

Offline Deleo91

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #8 il: 12 Gennaio 2008, 23:35:12 pm »
Profilo C
Quando qualcosa si allontana da te sei in grado di separartene, accettandone la separazione. Sai riconoscere l’impatto che la perdita ha sul tuo sistema di vita, sei in grado di ricostruire scopi e significati per il tuo futuro, riesci a ri-indirizzare in modo costruttivo la rabbia che si accompagna alla perdita. La tendenza spontanea all’inazione e all’isolamento è accolta e superata, rendendoti capace di condividere il tuo vissuto legato alla perdita con i tuoi confidenti. Non re-agisci alla perdita con la disperazione e la lotta indebita alla riappropriazione di ciò che hai smarrito … sei capace di guardare cosa c’era, cosa rimane e cosa potrà diventare. Non ti racconti di essere triste, infelice o scoraggiato, non stai a rimuginare su quello che avresti potuto fare per evitare l’accaduto o su ciò che non hai detto e avresti potuto dire. Prendi atto di ciò che c’è , ti muovi per dare senso al tuo vissuto e per riorganizzare i tuoi ambiti di vita.

vero, per le cose materiali  :s
Nei momenti difficili mostra un animo forte; allo stesso modo raccogli sapientemente le vele gonfie per il vento troppo favorevole

Offline Marta Karen Micol

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #9 il: 5 Aprile 2008, 01:38:42 am »
profilo C, e c'ha preso abbastanza...

Profilo C
Quando qualcosa si allontana da te sei in grado di separartene, accettandone la separazione. Sai riconoscere l’impatto che la perdita ha sul tuo sistema di vita, sei in grado di ricostruire scopi e significati per il tuo futuro, riesci a ri-indirizzare in modo costruttivo la rabbia che si accompagna alla perdita. La tendenza spontanea all’inazione e all’isolamento è accolta e superata, rendendoti capace di condividere il tuo vissuto legato alla perdita con i tuoi confidenti. Non re-agisci alla perdita con la disperazione e la lotta indebita alla riappropriazione di ciò che hai smarrito … sei capace di guardare cosa c’era, cosa rimane e cosa potrà diventare. Non ti racconti di essere triste, infelice o scoraggiato, non stai a rimuginare su quello che avresti potuto fare per evitare l’accaduto o su ciò che non hai detto e avresti potuto dire. Prendi atto di ciò che c’è , ti muovi per dare senso al tuo vissuto e per riorganizzare i tuoi ambiti di vita.
”Albert Camus once wrote, ‘Blessed are the hearts that can bend. They shall never be broken.’ But I wonder, if there’s no breaking, then there’s no healing, and if there’s no healing, then there’s no learning. And if there’s no learning, then there’s no struggle. But struggle is a part of life. So must all hearts be broken?”


http://martamicol.tumblr.com/

Offline Notturno Melodico

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #10 il: 14 Maggio 2008, 16:33:19 pm »
Risultati ottenuti

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Quando qualcosa si allontana da te sei in grado di separartene, accettandone la separazione. Sai riconoscere l’impatto che la perdita ha sul tuo sistema di vita, sei in grado di ricostruire scopi e significati per il tuo futuro, riesci a ri-indirizzare in modo costruttivo la rabbia che si accompagna alla perdita. La tendenza spontanea all’inazione e all’isolamento è accolta e superata, rendendoti capace di condividere il tuo vissuto legato alla perdita con i tuoi confidenti. Non re-agisci alla perdita con la disperazione e la lotta indebita alla riappropriazione di ciò che hai smarrito … sei capace di guardare cosa c’era, cosa rimane e cosa potrà diventare. Non ti racconti di essere triste, infelice o scoraggiato, non stai a rimuginare su quello che avresti potuto fare per evitare l’accaduto o su ciò che non hai detto e avresti potuto dire. Prendi atto di ciò che c’è , ti muovi per dare senso al tuo vissuto e per riorganizzare i tuoi ambiti di vita.
Ladri di certezze sono i cuori aridi a cui il sorriso del cuore apparirà come inutile ed insensata perdita di tempo.

Offline SCOIATTOLA

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #11 il: 11 Giugno 2008, 14:56:45 pm »
Profilo A
Il lutto è l’effetto di una separazione da qualcosa o qualcuno di “prezioso”. Tale separazione può assumere diverse forme: non solo la morte di una persona cara, ma anche un divorzio, la perdita del lavoro, l’allontanamento di un amico o familiare… la perdita o il fallimento possono essere più meno definitivi, più o meno importanti ma comunque scatenano un insieme di reazioni che vengono raccolte sotto il termine “lutto”. Quando ti capita qualcosa di questo genere… i tuoi pensieri diventano incontrollabili, continuamente ti ritrovi a pensare a ciò che hai perso, cerchi delle vie per riaverlo, cominciano immaginazioni di tutti i tipi per trovare una strada che ti riavvicini a ciò da cui hai dovuto separarti. La tua attenzione si focalizza su ciò che intorno a te ti ricorda ciò che non c’è più, senti una spinta continua a ricercarlo. Ti ritrovi in mezzo ad un panorama confuso e disorientante… fermati e respira! Riuscire a separarti anche solo per un momento dalla “ perdita”, guardare a ciò che c’è invece che focalizzarti su ciò che manca, arrivare ad accettare la perdita, accettare cioè che il contesto è cambiato, che il tuo ruolo ora è diverso, che intorno a te c’è dell’altro…
La persona intelligente non si attacca al passato morto, non trasporta cadaveri. Per quanto belli siano stati, per quanto preziosi, non si porta dietro i cadaveri. Ha finito col passato; è andato e andato per sempre. Ma la persona stupida è tradizionale. È pronta a seguire i preti, pronta a seguire qualsiasi stupido politico, pronta a eseguire qualsiasi ordine - è pronta a cadere ai piedi di chiunque abbia autorità.  Senza intelligenza non può esserci felicità. L'uomo può essere felice solo se è intelligente, molto intelligente.    (Stefano Del Degan)

Offline Sir Jo

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #12 il: 11 Giugno 2008, 16:30:42 pm »
Profilo C
Quando qualcosa si allontana da te sei in grado di separartene, accettandone la separazione. Sai riconoscere l’impatto che la perdita ha sul tuo sistema di vita, sei in grado di ricostruire scopi e significati per il tuo futuro, riesci a ri-indirizzare in modo costruttivo la rabbia che si accompagna alla perdita. La tendenza spontanea all’inazione e all’isolamento è accolta e superata, rendendoti capace di condividere il tuo vissuto legato alla perdita con i tuoi confidenti. Non re-agisci alla perdita con la disperazione e la lotta indebita alla riappropriazione di ciò che hai smarrito … sei capace di guardare cosa c’era, cosa rimane e cosa potrà diventare. Non ti racconti di essere triste, infelice o scoraggiato, non stai a rimuginare su quello che avresti potuto fare per evitare l’accaduto o su ciò che non hai detto e avresti potuto dire. Prendi atto di ciò che c’è , ti muovi per dare senso al tuo vissuto e per riorganizzare i tuoi ambiti di vita.
Not heaven or hell, freedom!. --- (Autore Sir Jo Black)  - Le mie frasi - Le mie poesie  


Offline Lullu

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Re: Agisci o reagisci alle tue emozioni?
« Risposta #13 il: 12 Giugno 2008, 12:06:16 pm »
profilo B...
mi rispecchio molto in quest'ultimo...  o_O
..-°° ViVeRe... e pEnSaRe ChE DoMaNi SaRà SeMpRe mEgLiO!!°°-..
   LuLLu