l'estetica

[mario]

io penso che al di la del tempo presente che può modificare il senso estetico nelle forme,razze,religioni,etc.
sia il ricordo del "tempo dei sogni".   quando eravamo e non ci è dato ricordare,forse per potere conoscere di più
Nel contemplare un senso estetico possiamo notare una tensione dell'animo nel voler apprendere considerare,valutare il diverso,comprendere l'altro
  Un esmpio per tutti è la musica nel teatro del "NO" giapponese che è molto distante da come noi occidentali
concepiamo la musica,ma,un attento ascolto della stessa ci apre le porte ad un mondo nuovo,talmente ricco e compresso che non ha avuto modo di esprimersi solamente con quelle note particolari che a noi sembrano in un primo momento limitate.

[kant.51]

ciao Mario, benvenuto.
Non conosco la musica di cui parli, se non per qualche ascolto fuggevole in documentari...comunque sono d'accordo sul fatto che bellezza e forme d'arte in genere aprano i nostri orizzonti...se ho inteso bene quello che hai scritto!

[mario]

rispondo a "medico di bordo"
Per la verità il mio pensiero voleva spingersi un pò più in la,l'accenno alla musica del NO era un esempio limite.
Forse hai voluto limitare questo mio esprimere per non addentrarti in discussioni filosofiche che ben poco hanno a che vedere con la realtà oggettiva.  In questo caso accetto di buon grado la tua interpretazione.


ciao Grazie della considerazione verso il mio pensiero.

[kant.51]

Certo, Mario, non sono un gran filosofo...
Mi piace questa teoria dell'anima che è stata in una specie di limbo dei sogni e, al richiamo dell'arte, si affaccia su una porta che schiude ampie e profonde distese un tempo conosciute e nuovamente anelate da questo scorcio che l'arte permette...
Sono riuscita a capire un pochino?
Temo che il tuo pensiero sia ben più complesso di così...

[mario]

Hai ragione di pensaqre in tal modo.  Mi fa piacere colloquiare con uno sguardo dell'altra parte del mondo anche perchè la diversa ricchezza di pensiero con relative qualità introspettive, dona  a me la possibilità di conoscere
qualcosa di più (forse) della"diversità".  la Tua conclusione ha però,ed è scontato, un interrogativo che solo Tu
puoi chiarire,sempre che Tu ne abbia voglia,coraggio e interesse.
Ho pensato leggendoTi ad un racconto di fantasy che lessi su una rivista pseudo scentifica quando avevo un'età
molto più giovanile.  La porto ancora oggi nella mente con lo stupore del cuore.  Non posso purtroppo raccontartela in quanto occuperebbe troppo spazio,ma credimi assomiglia molto anche se in contesti diversi
a questa nostra,seppur breve,serie di epistole.   
                                                                                      grazie,ciao  mario
medico di bordo.....whai,pucchè.

[kant.51]

grazie, Mario

whai,pucchè.

scusa l'ignoranza, che cosa vuol dire?

[mario]

Scusami,ma sono scoppiato in una fragorosa risata.

se non mi sbaglio,se è cosi correggimi, "medico di bordo è il Tuo pseudonimo,di qui la curiosità di questa Tua scelta. Ma che curioso!
                                                                              ciao  mario

[kant.51]

ho riso anche io di questa tua espressione un po' italo americana e della mia notoria capacità di capire fischi per fiaschi....
Medico di bordo è un "titolo" che ci danno gli amministratori del forum, come il tuo "esploratore", dipende dal numero di post che uno ha inserito.
Il mio nickname è kant, sono una femminuccia, e il nick deriva da un'elaborazione delle iniziali di nome e cognome...
Grazie per le tue riflessioni filosofiche, sono interessanti.