Sono instabilmente sdraiata
su un letto sfatto di ricordi.
Lontane melodie
accarezzano il mio viso
asciugando le lacrime,
mentre l'orgoglio,
ormai sconfitto da tempo,
tira giù la mia pelle.
Dondolo tra flauti e arpe
sognando e lasciando la realtà.
Volo tra le nubi, gelide,
dell'abisso del passto e dei rimorsi
ascoltando i battiti lenti
e il fluire veloce.
Sono instabile,
instabile.
Ho bisogno di sospirare alla Luna
da nuovi cieli...
Luisa