grazie Angel, sai, tante volte mi capita di leggere poesie in cui il suono della parola prevale sul significato, e ho notato che vi sono dei "punti" ricorrenti, tipo nomi, luoghi, suggestioni visive e oniriche. Mi affascina come genere, anche se non lo capisco e, sinceramente, non so se c'è da capire al di là di questa specie di "gioco" che si fa con le parole, quasi fossero uno strumento musicale da cui si traggono note.
Non è il mio genere, credo di essere molto semplice in ciò che scrivo, ma mi è venuta voglia di provare a giocarci...
Scusate la lungaggine, ma è tanto che volevo parlarne con qualcuno...