Estraneo a questo paese
già storpiato dal nome
tirato per la giacca dai morti
a chiedermi in prestito voce persa
aria compressa a sparare rancori
evasi a ghigliottina di gola
sorpresa di freni inchiodati dal cuore
-Abulici i vivi ,cecchini a speranze
con ferocia addomesticata nell'oppio
sconfitti da rumori di torchiate sillabe
da sbadigli d'ebete cere
-A confine di questi due regni fuori catalogo
ove fiori e sorrisi identica mimica,
per accoglienze di parto
e foto sorteggiate al contrasto
di compleanni luttuosi,
nel vuoto franco recintato m'alleno
con parola di scorta " amore"
un lanciafiamme a proteggermi
da fantasmi di ieri
da iene assopite d'ogni giorno
col vulcano nel ventre
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Da:Sorrisi Pignorati
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