Elisa
Di bello aveva solo il nome
a sorreggere tra volto indefinito
furviato a sguardi da rughe e battaglie,
un’anima d’acqua morta
ove ognuno segreto vi lavò sporche le mani
-Fu sempre riserva nascosta
di rabbiosi sogni frantumati,
campo d’allenamento alle parate
-Per vivere incorniciò il disprezzo
col lavoro nero
-Le puttane sono discariche
di cuori falsi senza luce
che a occhi chiusi vomitano
raucedine d'anima tetra
-Elisa
maga del piacere
a placare istinti animali,
una perdizione da rinnegare,
un ponte da attraversare
e poi far saltare
nel viaggio in metamorfosi
da bastardi a moralisti
-Fu sproloqui e vanti
la pietà mai la fece sagoma
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Da:Pietre e Utopie
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