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Autore Topic: fine dei nostri giorni  (Letto 10340 volte)

Offline APAL

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fine dei nostri giorni
« il: 24 Ottobre 2005, 20:26:58 pm »
andando in vari siti o trovato questo discorso fatto da non so chi, io lo letto e  pultroppo penso che sia vero voi che ne dite. siamo veramente alla fine.
Il pianeta è malato, lo dicono tutti i maggiori esperti; ciò che giustamente non dicono è QUANTO sia malato.
Si parla di diminuire l'effetto serra, si parla di pulizia planetaria, ma in realtà è tardi per farlo.

Questo è il mio parere sul futuro del pianeta:

Non si torna indietro. Il pianeta non è una macchina che si puo riparare veocemente e a piacimento, almeno non ancora.

Abbiamo assistito nel giro di soli due anni a il record del caldo in estate e della neve in inverno. MAremoti, terremoti, uragani stanno cominciando a farsi sentire, il tutto in meno di un anno.

Il crollo della nostra civiltà è vicino, probabilmente fra cinquanta anni finira tutto. Ovvio che potrebbe succedere anche piu tardi, ma anche prima.

Sappiate che solo cinquanta anni fa (mio padre era vivo) Sulla terra eravamo solo 2 miliardi e mezzo, oggi siamo sei miliardi, fra cinquanta anni saremo dicei miliardi. Il cibo finira. Il posto finirà. Il clima finirà di essere clemente.

Le acque si alzeranno, le zone del nord diventeranno fredde e produrranno poco raccolto, quelle del sud aride e produrranno poco raccolto, in mezzo a questo i cataclismi naturali contribuiranno a danneggiare il poco che resta. E in OLTRe a tutto questo, noi saremo 10 milardi.......

Cosa pensate che faranno i paesi poveri? aspetteranno di morire? O combatteranno per avere le poche terre fertili? QUindi anche la guerra colpira.

Gli scienziati parlano chiaro: La fase più critica per una civiltà evoluta è quella della sua "Infanzia teconologica", ossia quella fase iniziale in cui una civiltà inizia a possedere le tecnologie necessarie a distruggere se stessa e l'ambiente. E lo statio piu duro da affrontare, la prova piu difficile.

Lo so. voi pensavate di vivere nell'epoca migliore, che dietro vi era solo il peggio (medioevo, eta primitiva) ci sbagliavamo. La peggiore è questa.
Se la supereremo (cosa improbabile) allotra il resto sarà tutto in discesa, altrimenti si ricomincierà da zero.

Le tecnologie che ci dovevano permettere di colonizzare nuovi mondi sono arrivate tardi, e sono ancora in via di sperimentazione. Non riusciremo ad emigrare in tempo su altri pianeti.

Consoliamoci sapendo una cosa: Forse noi vivremo abbastanza bene vino alla vecchiaia, putroppo pero i nostri figli non saranno cosi fortunati.

Ovvio ipotizzare che la razza umana probabilmente non scomparirà: rimarrà quella piccola cerchia di fortunatri che si rinchiuderanno in un isola felice e cominceranno da zero, una magra consolazione, come dire: io mi sono salvato, ma i miei genitori, amici e fratelli sono morti.

Be che dire, ho fornito una immagine veramente desolante del nostro futuro, la verita fa male, lo so, ma è inutile vivere di false idee.
 
Ferire la terra e ferire te stesso, e se altri feriscono la terra, feriscono te. Il paese deve rimanere intatto, com’era al tempo del sogno, quando gli antenati col loro canto crearono il mondo. Gli aborigeni si muovevano sulla terra con passo leggero; meno prendevano dalla terra meno dovevano restituirle.

Offline Manfry

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fine dei nostri giorni
« Risposta #1 il: 24 Ottobre 2005, 21:01:43 pm »
hai perfettamente ragione, Apal... ulimamente i disastri naturali sono aumentati a dismisura, a causa dello sfruttamento da parte dell'uomo di tutto il nostro pianeta.
L'inquinamento in tutte le sue varie forme ha causato il resto....e continurà a farlo per molto e molto tempo ancora.
Le prospettive effettivamente non sono delle migliori.... e questo l'ho sempre detto...basti guardare il petrolio ora.... il costo sta aumentando a dismisura, e solo ora si pensa ad utilizzare fonti energetiche alternative.... quando dei primi prototipi si è iniziato a parlarne oltre vent'anni fa....

Gli interessi sotto sono sempre molti.... ecco perchè si continua a seguire una certa linea di condotta.... le fonti energetiche alternative ci sono sempre state... purtroppo i costi proibitivi perchè destinati all'elite anzichè alla massa...ne hanno rallentato la diffusione...

LE nazioni stanno cercando di correre ai ripari... ne è testimonianza il protocollo di kioto (spero si scriva così)...ed altre iniziative e provvediementi in merito.

Troppo tardi forse..... ai posteri l'ardua sentenza...
MANFRY

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Offline APAL

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fine dei nostri giorni
« Risposta #2 il: 24 Ottobre 2005, 21:16:05 pm »
appunto il protocollo di kioto non e stato firmato dagli stati uniti e ora forse la natura si e vendicata, glu uragani sono mesi che non smettono e molto forti e per la prima volta(non sono sicuro) che gli stati uniti chiedano aiuto a l'europa. forse bush era meglio che metteva quella cavolo di firma, per fare la guerra non ci a nemmeno pensato a messo subito la firma.  
Ferire la terra e ferire te stesso, e se altri feriscono la terra, feriscono te. Il paese deve rimanere intatto, com’era al tempo del sogno, quando gli antenati col loro canto crearono il mondo. Gli aborigeni si muovevano sulla terra con passo leggero; meno prendevano dalla terra meno dovevano restituirle.

Offline Federico

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fine dei nostri giorni
« Risposta #3 il: 24 Ottobre 2005, 22:01:22 pm »
Guarda è la stessa cosa che sto dicendo io dopo aver visto gli effetti di Katrina.... probabilmente a breve firmeranno e o si muoveranno in tal senso  :blink:  
...Quando ormai si vola non si può cadere più...

Offline Bobo

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fine dei nostri giorni
« Risposta #4 il: 25 Ottobre 2005, 20:02:32 pm »
Io guardo spesso Discovery Channel, e un documentario diceva, oltre a quello che ha detto APAL anche che tra 50 anni siamo già destinati a vedere i vari katrina, alpha ecc colpire ogni giorno. Il clima è già distrutto, il nostro ecosistema non può essere sistemato, nemmeno se oggi spegnessimo tutti l'auto e qualsiasi altra fonte di inquinamento.
Purtroppo la maggior parte della gente si lascia trascinare dalla massa, qualche piccola azione quotidiana per cercare di rendere la vita dei nostri figli solo poco poco migliore rispetto al futuro che li aspetterà c'è. Ma se dite a qualcuno che sarebbe meglio andare al negozio che sta a 1 km a piedi invece che in auto vi risponde: "se lo faccio solo io a cosa serve?" Questa stessa risposta me la sono sentita dare da tantissime persone quando gli proponevo di riciclare, o altre piccole cose. Ma che mentalità è questa? Dobbiamo per forza avere l'approvazione degli altri per prendere noi una iniziativa? Se nessuno comincia, di questo passo, nessuno mai lo farà, è un circolo vizioso.
A parte il nostro contributo, di certo la politica non ci aiuta. Finchè il presidente della più grande nazione del mondo sarà un petroliere, di certo non potremo neanche sperare che le fonti rinnovabili possano avere delle chance.

Sono speranzoso che il mondo prima o poi si svegli.

Ciao
Bobo

Offline Manfry

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fine dei nostri giorni
« Risposta #5 il: 28 Ottobre 2005, 20:34:00 pm »
Riporto l'articolo pubblicato oggi dalla Repubblica inerente al tema proposto da Apal


Secondo uno studio pubblicato su Science, nel continente sono
più a rischio le regioni mediterranee e quelle montuose
Caldo, inondazioni e siccità
ecco tutti i rischi per l'Europa

Simulati al computer i cambiamenti possibili in questo secolo


ROMA - Le regioni mediterranee e quelle montuose dell'Europa sono quelle che verranno colpite più duramente dai consistenti mutamenti climatici del continente che, secondo uno studio pubblicato dal giornale Science, avranno luogo in questo secolo. I ricercatori, un team internazionale di scienziati coordinati da Dagmar Schroeter del Potsdam Institute for Climate Impact Research in Germania, hanno usato una serie di modelli al computer basati su vari tipi di scenari delle emissioni di gas serra per simulare gli effetti dei cambiamenti climatici da oggi al 2080 su elementi centrali degli ecosistemi europei quali la disponibilità d'acqua, la presenza di foreste, i cambiamenti nella fertilità del suolo, il surriscaldamento.

Sulla base di un trend comune di sviluppo futuro dell'Europa (aumento moderato della popolazione, incremento delle aree forestali, riduzione della domande per quelle agricole, e sviluppo limitato dell'urbanizzazione, aumento della temperatura), lo studio stabilisce che, per quanto riguarda le risorse idriche, una percentuale tra il 20 e il 38% della popolazione dell'Europa meridionale, Italia compresa, si troverà a vivere in bacini idrici dove le scorte d'acqua saranno scarse. "Si tratta di regioni dove la scarsità d'acqua sarà aggravata da livelli di estrazione più alti per il turismo e per l'irrigazione", si legge nell'articolo.

Per quanto riguarda invece le zone montuose, la diminuzione di precipitazioni nevose cambierà notevolmente i regimi fluviali, aumentando il rischio di inondazioni invernali e rendendo più difficile sia la navigazione fluviale che la produzione di energia elettrica.

Sulle Alpi, la linea della neve si sposterà dai 1300 metri di oggi ai 1500-1750 alla fine del 21esimo secolo. Per la Svizzera questo significherà una riduzione delle aree sciistiche con sufficiente copertura nevosa dall'85 per cento di oggi al 63 per cento.

Per quanto riguarda la biodiversità, ci sarà una riduzione di molte specie arboree tipiche, quali il pino marittimo, quello di aleppo, la quercia da sughero e il leccio. Roma potrebbe dire addio ai suoi alberi più tipici.

Gli studiosi concludono sottolineando la necessità di adeguate politiche da parte degli Stati europei per evitare gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici.



Il futuro non è dei più rosei...  
MANFRY

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Offline APAL

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fine dei nostri giorni
« Risposta #6 il: 30 Ottobre 2005, 00:58:06 am »
diciamo che stiamo andando un mondo pericolo e difficile da avvrontare penso che prima di costruire le cose l 'uomo ci doveva pensare invece no a costruito di tutto per inquinare, la cina si sta distrugendo con l inquinamento.
Ferire la terra e ferire te stesso, e se altri feriscono la terra, feriscono te. Il paese deve rimanere intatto, com’era al tempo del sogno, quando gli antenati col loro canto crearono il mondo. Gli aborigeni si muovevano sulla terra con passo leggero; meno prendevano dalla terra meno dovevano restituirle.

Offline Manfry

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« Risposta #7 il: 16 Novembre 2005, 17:15:05 pm »
Sto leggendo un libro inerente a questo tema.... l'ho iniziato stamattina... e a dir la verità mi ha sorpreso parecchio  per ciò che dice e per il tipo di narrazione.... che spazia dalla metereologia alla storia...
Scusate se vi lascio così in sospeso.... ma preferisco finirlo prima di rilasciarvi il commento e provocazione che suscita....
(spero per domani... :P)
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Offline Lynin

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fine dei nostri giorni
« Risposta #8 il: 16 Novembre 2005, 18:20:19 pm »
Io..sono seriamente preoccupata..x questo problema..
Oggi..è la prima volta che piove..qui nella mia citta..ed è forse da giugno..che non si vedeva una goccia!!
I contadini..sono preoccupatissimi..x il raccolto..
E si..vedono già i cambiamenti..del clima..
Xchè è impossibile..che a metà novembre..ci sia un clima così instabile (e caldo..)..
Mi ricordo che l'anno scorso..in questo periodo..c'era davvero freddo..e tutti s'imbaccucavano..per protteggersi dal freddo..ora invece..di giubbotto..non se ne parla nemmeno..
Sono preoccupata davvero..e sxo che..la situazione non sia davvero così..grave..da non poter più risolvere il disastro..
Inoltre..in una discussione..che è emersa ..nella mia classe..sn venuti fuori..(dalla mia mitica prof di filo)..dati gravissimi!!
E cioè che ..i paesi più industrializzati..quindi america sett,ed europa occidentale..costituiscono il 6% di tutta la popolazione globale..ed è veramente impensabile..che il 6% di tutta l'umanità....abbia causato x egoismo.. tutto sto casino..
 
Da voce alla sofferenza..il dolore che non parla..imprigiona il cuore agitato..e lo fa schiantare..

Offline Manfry

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fine dei nostri giorni
« Risposta #9 il: 16 Novembre 2005, 18:49:27 pm »
non è proprio una bella cosa quella del clima instabile... perchè se lo è il clima, lo è anche la natura... speriamo bene....
Alla fine chi ci va di mezzo.... sono sempre gli innocenti....

Vedremo cosa dice il libro.... mi dimenticavo di dire il titolo e l'autore: Tempesta globale di Bell Art (io sto leggendo la versione del 2000 mentre proprio ora mi sono accorto che è uscita la nuova edizione del 2004 :()

ho anche scoperto che il film l'alba del giorno dopo è stata tratta da tale libro... :D
Rimanderò la discussione al termine della lettura... e nella categoria libri....
 
MANFRY

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Offline Manfry

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« Risposta #10 il: 18 Novembre 2005, 19:13:19 pm »
un commento e recensione del libro è stato inserito nella sezione  cosa ne pensi su... un libro.. per vedere il post basta cliccare QUI
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