Molti conoscono questo fatto che si perde nella notte dei tempi, la storia triste e struggente di Beatrice Cenci.
Per chi non la ricorda....
Beatrice Cenci era la figlia del conte romano Francesco Cenci, uomo pessimo e violento, siamo alla fine del '500. Per non pagare la dote di Beatrice, impedendole così di sposarsi, la segregò in un castello. Qui crebbe sempre più l'odio della figlia verso il padre, anche per le violenze e le angherie che dovette subire da lui (si parlò anche di incesto). Un giorno Beatrice, insieme ai fratelli e alla matrigna, organizzò (lei sicuramente pedina minore) l'omicidio del padre, cosa peraltro non insolita in quell'epoca incerta e poco propensa alla giustizia!
Pur avendo avuto una parte marginale nella vicenda, Beatrice assieme alla matrigna e i suoi fratelli fu condannata a morte e tutti i beni della famiglia confiscati dal Papa (pensa un pò che caso!!!)

Beatrice era nota per la sua bellezza e la sua dolcezza...fu decapitata.
Questa storia colpì molto gli artisti dell'epoca e tante furono le opere che la ricordarono.
Una in particolare la trovo di una dolcezza infinita; struggente e tenero lo sguardo della povera fanciulla. Tanto bianco nelle vesti, illuminate da una luce esterna che colpisce il bel viso triste, bianco a rammentarci e a sottolineare la purezza di quell'anima.
Attribuito a Guido Reni