Credo che la risposta più immediata sia questa: poste certe premesse, non è impossibile costruire un ragionamento e portarlo alle conseguenze estreme. Per fare un esempio banale: posto che i cervelli elettronici oggi sono il deposito naturale di tutte le chiavi della nostra economia, della nostra società, della scienza e così via...è relativamente facile immaginare e creare delle società future in cui c'è una esasperazione ancora maggiore del fatto, in positivo o in negativo: quindi cervelli elettronici che sanno "ragionare" e prendono il sopravvento sulla specie umana, uomini-computer, società del futuro tornate allo stato primitivo perchè gli elaboratori si sono fermati e nessuno sa fare più nulla....potremmo continuare.
Piuttosto trovo interessante un accenno fatto alle fiabe:
non sono le fiabe di un tempo che all'esame del microscopio intellettuale erano trasmissioni di massime morali o comportamentali,ma vere costruzioni di società futuribili,sovente descritte con particolarità maniacali.
Quelle che hanno sempre uno sfondo morale sono le favole, mentre, personalmente, trovo che la fiaba, madre diretta e naturale del "fantasy" secondo me, abbia dato molto in questo senso: parlo dei mondi e delle società perfettamente costruiti da Tolkien, ad esempio, addirittura storicamente; e non è da meno Ende , la stessa Rowling nella descrizione del mondo<parallelo> di Harry Potter, traccia lo schema di una società non del tutto originale, ma comunque complessa e articolata.
Quindi fantasia, capacità deduttive, immaginazione e logica possono tracciare sentieri incredibili.
Se a tutto questo aggiungiamo la sensibilità spesso quasi profetica dell'artista-scrittore...