Sole pallido di Domenica,
autostrada infinita.
Mi perdo tra le antiche rovine
di un tempo passato,
troppo lontano
per essere ancora così presente,
così vivo.
Le nude pietre racchiudono
dentro di loro mille anime,
mille ricordi,
testimonianza di una potenza ormai in rovina,
di un orgoglio valoroso
sconfitto dal tempo.
Le statue dall’eterna bellezza
continuano a specchiarsi
nell’acqua indifferente.
Colonne solitarie
si ergono prepotenti
sopra l’ignoranza degli uomini.
Mi perdo
tra questi spazi sconfinati,
cercando di fissare in vano
attimi di secoli su di un foglio bianco,
spoglio,
come il mio spirito
di fronte a tanta gloria.
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Villa Adriana, 19 ottobre 2008