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Autore Topic: uomini ,donne.  (Letto 2251 volte)

Offline brezza

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uomini ,donne.
« il: 22 Ottobre 2008, 10:18:09 am »
Quali sono i nuovi rapporti di comunicazione fra le "due parti del cielo"? Sono molto diversi che nel passato?Esiste una vera apertura mentale fra di essi o è la solita contrapposizione con poco costrutto? Quali sono le differenze tra rapporti sociali stretti e quelli rivolti alla società che li circonda?  Dite per favore la vostra opinione.

Offline kant.51

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Re: uomini ,donne.
« Risposta #1 il: 22 Ottobre 2008, 16:42:53 pm »
John Gray:
" Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere....Marziani e Venusiane si incontrarono, si amarono e vissero felici...ma arrivando sulla terra, dimenticarono di provenire da pianeti diversi"...
Secondo Gray ( uno psicoterapeuta americano esperto in problemi di coppia) uomini e donne <parlano> lingue diverse, quindi comportamenti simili possono assumere significati opposti per l'uno o l'altra.
Almeno prima era tutto codificato: bambole alle bimbe, camion ai maschietti.
Oggi le donne guidano i camion e sempre più papa' si occupano di pannolini e biberon. "per fortuna", certo. Ma un po' di confusione in questo interscambio di ruoli, continuo, c'è. Chi è il cacciatore e chi la preda? Chi procura il cibo e chi tiene acceso il fuoco? Di chi è la responsabilità dei figli, al di là dei meri nove mesi di gravidanza?
Le risposte sono logiche e le conosciamo tutti, un po' meno facile è metterle in pratica, entrano un po' in crisi a turno sia i maschietti che le femminucce...ciascuno dei due ruoli ha oneri non facili e se non c'è riconoscimento, collaborazione e larga apertura di braccia ( e di mente) la coppia scoppia...
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline brezza

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Re: uomini ,donne.
« Risposta #2 il: 22 Ottobre 2008, 21:30:09 pm »
Divertente la prima parte,un pò più viscerale la seconda.  L'esame storico del comportamento reciproco a livello sociale fra i due sessi è alternante nelle responsabilità verso la famiglia.  L'unica cosa certa,in situazione normale,è che essi collaborano in egual misura al benessere reciproco,nella famiglia e nel riguardo alla società che li circonda.  Eliminando per un attimo le specifiche di alcuni popoli che chiameremo a basso contenuto sociale dove la donna è resa schiava per la violenza di cui è fatta segno dal maschio o per la pigrizia intrinseca dello stesso o ancora per la sua paura di perderne il possesso i rapporti reciproci sono sovente improntati al reciproco rispetto intellettuale e al reciproco riconoscimento degli ruoli che hanno in essere nella propria unione. Ciò che disturba questo stato di cose è la scarsa maturità intellettuale di uno o di entrambi,della sventatezza con la quale vengono prese certe decisioni e forse non ultimo la mancanza di buona educazione.  A tutto questo si deve aggiungere una martellante pubblicità che tende più a dividere che a unire i singoli membri della famiglia e l'unità di intenti degli individui in ambito sociale.  Con la scusa che tutti devono lavorare assistiamo alla prevaricazione in ogni settore sociale dei principi cardine di una sana convivenza.   Tutti vogliono la Ferrari,tutti vogliono l'amante,tutti i ragazzini vogliono tutto senza che nessuno insegni loro che questo tutto è pieno di sacrifici e rinunce da parte dei genitori.   Ovviamente questo porta o è foriero di scompensi all'interno di un gran numero di coppie che non riescono,per le ragioni su esposte a dare un senso concreto alla parola famiglia sia se formata da due persone o con pargolanza annessa.  Sempre più sovente si sente dire da parte delle donne l'assioma:mi sposo con lui ma amo quell'altro.  Questa è la lastra tombale della famiglia e della società che li circonda,tenendo presente un fatto importante che è quello che se anche le fosse permesso di vivere con il suo grande amore ben difficilmente assisteremmo a una unione duratura nel tempo.  Personalmente ci farei una scommessa in negativo.  Ciò che manca è la mancanza di educazione ai limiti che ogni ceto sociale ha in essere,e questo con la collaborazione di assoluta deficienza morale della pubblicità comporta una devianza del buon senso in entrambe "metà del cielo".   Per quanto riguarda poi ciò che comunemente si intende per Amore assistiamo a una deplorevole ignoranza dello stesso.  Il legame che unisce i coniugi viene pensato più sotto il legame fisico che quello intellettuale che viceversa è il vero cemento legante in un rapporto duraturo.  Vero è che lo stimolo che crea l'unione nasce e cresce nella presenza di un "quid" ben difficilmente ponderabile,almeno allo stato attuale di conoscienza, ma è altrettanto vero che esso ha un bisogno imprescindibile di essere misurato e ancora più legato dallo svolgersi della vita e voluto a tutti i costi al di la delle difficoltà e delle fate morgane che la stessa ci presenta sempre più spesso in questa realtà "civilizzata".  Vi è una evidente ironia in questa ultima parola che di civilizzato sembra sempre più essere la presenza della carta igienica che non le grandi correnti di pensiero che fin qui ci hanno portato.    Ci sarebbero da aggiungere altre varianti interessanti ma prefirico cedervi la pagina per leggere le vostre osservazioni in proposito---almeno lo spero.