...aspetta un attimo---Nella notte a un tratto mi sveglio,mi siedo sul letto accanto a Lei che riposa con respiri lievi,ogni tanto le palpebre si serrano improvvise poi si distendono. Mi alzo con cautela per non interrompere il suo riposo e vado sulla terrazza davanti alla quale sono le sagome scure delle colline punteggiate da luci di case immerse nel verde e da qualche teoria di illuminazione pubblica. Fra gli alberi a volte si intravedono le luci di alcune automobili che sciabolano nel buio. Siedo su una delle sedie intorno al tavolo rotondo,raccolgo i piedi sulla seduta e penso...penso al lavoro che mi attende domani,ai problemi che devo risolvere e altre incombenze della famiglia. Penso pure a voi che non conosco personalmente e che a volte condivido con pensieri. Vi immagino nelle vostre case sparse in ogni dove con le vostre realtà,i desideri,gli affanni;sorrisi di donne,ragazze e ragazzi che raccontano la loro vita su questa bianca lavagna certi della mia onestà e correttezza. Le parole paiono quasi balzare nell'aria con movimenti fluttuanti,ognuna riferita a qualcuno di Voi,che là in fondo da qualche parte pensano pure loro a me sperduto in quello spazio punteggiato di astri.