GUERRA=NATURA

[michael santhers]

Un vento forte sradicò un pino
e senz’ombra scura riprese vita
l’anemica rosa baciata dal sole,
a fianco un’ortensia e una felce
esposte a luce diretta a breve perirono
mentre non più soffocati da aghi di muta
in grande splendore le viole
si sostituirono a funghi e licheni
-A poca distanza il rovo
vibrò le foglie,pregustava
fra qualche mese,invasione,strangolamento
-Un cardellino,uno scoiattolo
e una gazza persero per sempre
casa sicura,sotto occhi felici
di falchi,di volpi
-Due confinanti in contese d’abbatto
fecero volare affilati coltelli
e diedero lucro ad avvocati,
zuccheroso sangue a formiche
incitarono figli,nipoti a vendette
-La guerra è nel DNA della natura,
ciba la storia ingorda
che da millenni pasteggia violenze
e mai nessun pacifismo l’affamerà
-Religioni,morali e leggi
umani palliativi placebo
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Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com

[kant.51]

E' da ieri sera che rileggo questa tua poesia e trovo le immagini molto acute, perchè è vero che ogni avvenimento della vita può essere benefico per alcuni e deleterio per altri, in quella varietà infinita di bisogni e sfaccettature dell'essere umano. Ma non riesco ad accettare la logica conclusione: quella che la guerra è connaturata all'uomo.
In fin dei conti non faccio male a nessuno se continuo a coltivare la speranza che così non sia e che forse in un futuro, forse lontano, la smetteremo di ucciderci...

[michael santhers]

Schopenhauer mi darebbe ragione...la pubblcità non usa fucili ma un domani potrebbe causare  suicidi per non rientrare nei canoni dettati..già succede.il silenzio e l'emarginazione sono armi....del progresso...l'uomo si evolve ma non riesce a togliere le bestialità di sopraffazioni

[kant.51]

Lo so, Michael, e ora intendo il senso della tua "guerra": è molto più profondo di come intendessi io ed è vero che produciamo emarginati, diseredati, gente sopraffatta dal nostro essere sociale e politico. Quiello che non so è se il processo sia a senso unico, irreversibile, irrecuperabile. Oppure se ci sarà un fondo che toccheremo per poi risalirne.

[michael santhers]

dopo gli sfaceli della seconda guerra mondiale e dell'olocausto- dagli anni 50 in poi abbiamo avuto il massimo periodo morale di umanità proprio perchè eravamo caduti e ci stavamo rialzando consci che avevamo toccato il fondo..poi man mano abbiamo ripreso la nostra bestialità..e così sarà sempre il ciclo..lezione,rinsavimento,dimenticanza,e il ricominciare..la storia lo dice

[brezza]

In effetti quello che dici nella poesia può essere vero come fatto accaduto in se e che si perpetua nel tempo, e tu lo paragoni se mai ho inteso bene all'umana natura.  Ora,per quanto noi capiamo o ci sforziamo di capire gli avvenimenti che si susseguono in natura, sono sotto lo stretto controllo che la natura ha in se come leggi evolutive e i fatti particolari che a nostro parere paiono delle ingiustizie "naturali" in effetti si rivelano nel tempo  come un logico susseguirsi di fatti assolutamente in linea con le leggi stesse.   Il raffronto con le "umane cose" può sì essere in qualche modo fatto ma con un piccolo particolare,noi soventissimamente siamo preda delle nostre passioni,ci lasciamo irretire da liti di "borgata" a livello planetario,non siamo capaci nemmeno ad amministrare le leggi che uomini probi hanno fatto affinchè ci potessimo evolvere in pace e ricchezza di ingegno.  Secondo la legge "così è nel piccolo,così è nel grande" purtroppo non sappiamo educarci civilmente nemmeno all'interno di una coppia ne nella corretta educazione dei figli.   E' ovvio quindi che la situazione "GUERRA" parrebbe essere la condizione "naturale" dell'uomo.   Distruzione e rinascita in un carosello che parrebbe non debba mai avere fine.   Personalmente anche se mi rendo conto che questo assioma ci circonda in ogni dove penso che l'uomo abbia in se come naturale inclinazione la faccia opposta della medaglia.   Molti sono i casi sotto i nostri sguardi che invitano a capire questo e ci sfugge (viviamo troppo poco per vederne gli sviluppi positivi) il disegno globale che a lungo termine ci viene indicato.   Basti pensare che la terra ha cinque miliardi di anni e anche che secondo le ultime scoperte vi sono succedute su questo stupendo pianeta civiltà assai progredite già da centomila anni.   Che sono centomila contro cinque miliardi?un soffio e nulla più.   Una cosa comunque è certa;ad ogni distruzione di una civiltà l'uomo e la sua parte migliore o inclinazione che dir si voglia si è risollevato dalle sue ceneri,ha saputo ricostruire,migliorare,conoscere alla faccia dei benpensanti che hanno fatto proliferare la nostra parte negativa.   Concludo dicendo che a mio parere tutto questo dovrà avere una fine nella quale il dominio delle passioni,dell'egoismo,dell'ignoranza avrò piano piano, con uno sforzo immenso, ragione su di esse, e, continuare a battere la testa contro i muri dicendo che siamo una accozzaglia di idioti non è sicuramente la cosa migliore per aiutare questo processo a parere mio ineluttabile.

[michael santhers]

prendo queste vostre tesi come mie illusioni che mi regalo,sono pessimista per natura ma sempre pronto a ricredermi a sperare..saluti e grazie..michael